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lunedì 30 giugno 2014

Debiti - Debts



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http://www.bubblews.com/news/4140412-constrains-debts

Siamo così condizionati dal possesso
che se non abbiamo quello che hanno gli altri
rischiamo di ammalarci seriamente.
Ogni novità di un certo rilievo viene pubblicizzata
e diffusa velocemente, così velocemente che molti
non riescono ad averla subito. Questo crea subito
una sofferenza sottile, quasi impercettibile,
che si insinua nella nostra mente.
Non ho sufficiente danaro per acquistare quel prodotto.
Ne hanno venduto 50 milioni di pezzi in pochi giorni.
Lo hanno tutti!
Vediamo, io ho 200 dollari …. costa settecento …
come faccio? … John lo ha comprato! Come ha fatto?
Ha uno stipendio inferiore al mio!
Ok, ok …. vediamo … devo pagare questo, questo e quell'altro …
ma quest'altro lo posso pagare il mese prossimo …. si …
 farò così … lo compro anche io! Hurra!!!
Si cade in un gioco mentale assurdo, eppure accettato.
Addirittura consigliato.
Poi, quando si dovrà pagare ciò che si è rimandato,
saranno dolori, perché i soldi, quelli sono.
Si cade nel tranello del tutto possibile pur di apparire.
La gente si indebita per cose assurde, considerandole
di prima necessità. Ma non sono di prima necessità.
Sono solo oggetti ben costruiti, per incantare, per
invogliare all'acquisto, e anche per indebitarci.

Un gioco chiuso - A game closed



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http://www.bubblews.com/news/4139347-constrains-a-game-closed

Ci troveremo sull'orlo dell'ultimo respiro
senza aver vissuto.
Ci accorgeremo di aver corso tutta la vita
seguendo obbiettivi che non erano i nostri,
ma erano delle aziende che dovevano venderci
qualcosa, delle religioni che dovevano farci
credere qualcosa, degli Stati che dovevano
farci eseguire degli ordini.
Perché è questo che si fa tutta la vita.
Si vive come vogliono altri, si vive per
arricchire altri.
Anche chi è ricco, vive per arricchire altri.
Tutti prendono da altri.
Un ricco spende la sua ricchezza in altre
aziende per comprare ciò che lui non può
produrre. Così la sua ricchezza serve per
arricchire altri.
E' un tragico gioco chiuso che non porta da
nessuna parte.
Porta a consumare le ricchezze della Terra.
Un gioco alla distruzione della propria entità
interiore.

Seguendo desideri - Following desires



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http://www.bubblews.com/news/4137958-constrains-following-desires

Una coscienza libera, una mente chiara,
non avrà mai queste paure, e non avrà mai
nemmeno il bisogno di possedere questi oggetti.
Non gli servono, e nel momento che gli servissero,
li avrebbe. Ma solo per agire, solo per l'azione
che sta vivendo, non per possederli.
Non per mostrarli agli altri.
I mezzi che mette a disposizione l'energia
interiore sono legati all'azione immediata,
non al tempo.
Una mente libera da condizionamenti, non
ha bisogno di nulla.
Ogni cosa che gli è necessaria, gli arriva.
Tutto quello che non ha è ciò che non gli serve.
Difficile accettare questo concetto, lo so, ma
è così.
E' il condizionamento al possesso che rende le cose
difficili da raggiungere, e quando si raggiungono,
danno un istante d gratificazione, e poi si è
costretti a partire per un altro obbiettivo,
seguendo pensieri, desideri, immagini di
oggetti che attirano la nostra attenzione
e ci portano verso la morte senza lasciarci
il tempo di vivere questa vita.

Per un pezzo di pane - For a piece of bread



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http://www.bubblews.com/news/4129478-constrains-for-a-piece-of-bread

Per molti, questa catena, è davvero pesante,
perché gli operai devono lavorare, non tanto
per guadagnare di più, ma per sopravvivere.
Agli ultimi della catena, spetta soltanto un
“pezzo di pane”.
Ma questi ultimi, questi operai, hanno le stesse
capacità interiori degli altri.
Se si svegliassero interiormente, la loro condizione
cambierebbe, e potrebbero far cambiare anche
tutto il resto. Ma non lo fanno perché sono
totalmente condizionati, fin da piccoli.
Le “masse” subiscono un condizionamento
continuo e costante.
Crescono già con l'idea di essere poveri, di non
avere, di soffrire.
Sono condizionati in modo efficace, in modo da
non creare problemi ai gestori più potenti.
Le differenze sociali sono una gigantesca e
potentissima arma di condizionamento.
Se sei povero non puoi essere intelligente.
Se sei povero non puoi studiare come gli altri.
Se sei povero non puoi avere certi oggetti.
Se sei povero non puoi entrare in certi locali.
Se lo fai, devi avere paura, perché qualcuno
ti dirà che non puoi farlo, umiliandoti davanti
agli altri.
Forse puoi farlo con prepotenza, ma la paura
rimane, e non avrai attenuto niente.

domenica 29 giugno 2014

Per guadagnare di più - To earn more



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http://www.bubblews.com/news/4114287-constrains-to-earn-more

Il condizionamento che abbiamo subito ci dice
che dobbiamo avere di più. Che dobbiamo lavorare
di più e fare più soldi per poter comprare questo
e quello.
Quando si dice che viviamo in una società consumistica,
sembra ormai di dire qualcosa di bello, qualcosa di
giusto.
Ma il consumismo ci sta portando alla auto distruzione.
Il desiderio di possedere sempre di più, fa in in modo
che chi produce oggetti, ne crei sempre di nuovi
per poter guadagnare di più.
Sposta le fabbriche in paesi dove gli operai non sono
tutelati, in modo da non pagare troppe tasse, e guadagnare
di più. Fa lavorare gli operai in condizioni penose,
per guadagnare di più, e preferisce corrompere i
politici per farsi dare i vari permessi, per guadagnare di
più.
Chi produce le materie prime, continua a far scavare
miniere per estrarle, e paga poco gli operai che rischiano
la vita, per guadagnare di più.
Stiamo consumando la Terra, per guadagnare di più.
Tutti.
Anche noi facciamo cose terribili, senza rendercene conto,
per guadagnare di più.

L'odore dell'Infinito - The smell of infinity



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http://www.bubblews.com/news/4113145-constrains-the-smell-of-infinity

E' uno stato dove c'è solo silenzio.
I pensieri possono arrivare, possono passare,
ma non vengono catturati dall'attenzione.
Sono solo movimenti, vento che non disturba.
In questo stato, il nostro essere cresce, prende
forza, si alimenta di luce ed esprime compassione.
La mente superficiale, comincia a capire che c'è
altro, che può rilassarsi, che non è in pericolo,
che non è necessario avere paura.
Comincia a liberarsi dagli attaccamenti e dai
condizionamenti e si sente più leggera.
La leggerezza permette di avere spazio,
e in questo spazio si comprende che si può essere
liberi, che si può comunicare ad un altro livello,
un livello semplice, diretto, che parla al cuore di
chi ascolta, e non alla formalità.
A questo livello si perdono gli interessi per le
cose. Le cose diventano oggetti utili nel momento
che servono. Non c'è più la corsa ad avere di più.
Si opera per il tanto che serve.
Ma si vive sempre più profondamente.
Si comincia a sentire l'odore dell'infinito.

La quiete della mente - The quiet of the mind



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http://www.bubblews.com/news/4111686-constrains-the-quiet-of-the-mind

Il condizionamento dell'osservatore non è così
forte come quello della mente superficiale.
L'osservatore può rivelarsi davvero potente se
riusciamo a entrare in contatto con lui.
Per ascoltare bene l'osservatore, dobbiamo
avvicinarsi alla sua dimensione, che è la parte
silenziosa della nostra mente, quella profonda.
E questo ascolto, questo comprenderlo, può avvenire
solo quando riusciamo a far riposare la mente
superficiale.
Allora, nel silenzio, i pochi pensieri che arrivano,
possono essere importanti, possono esser chiari,
possono essere pieni di vita e di verità.
Più si riesce a stare in contatto con questa parte
di noi, più si cresce.
E' importante che comprendiate questo.
Non sono i pensieri complessi che fanno di noi
delle persone intelligenti e capaci di capire,
ma è il silenzio della mente.
Noi possiamo crescere interiormente, soltanto
se riusciamo a realizzare questo stato di silenzio.
Non può essere forzato, deve nascere dalla serena
meditazione, dalla serena mente, non possiamo
obbligarci a questo silenzio.
Nasce soltanto nella quiete della mente, nella quiete
del cuore, nella quiete luminosa del nostro essere.

La mente - The mind



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http://www.bubblews.com/news/4108189-constrains-the-mind

La mente è il nostro punto di riferimento per vivere,
ma è anche vero che non l'ascoltiamo molto.
Spesso dico che c'è un osservatore nella mente,
che è quella parte di noi che osserva ciò che stiamo
pensando o meditando.
Questo osservatore ha subito la sua parte di
condizionamento. Agisce secondo una specie
di legge interiore sussurrandoci le maniere giuste
di agire in ogni situazione.
Ma la mente superficiale, sa come farlo tacere.
Non lo ascolta.
L'osservatore, benché condizionato, ci suggerisce
sempre un modo diverso di vivere le situazioni,
ma non possiamo ascoltarlo perché il suo
metodo è troppo vicino alla verità.
Se diamo ascolto al nostro suggeritore, rischiamo
di fare danni, rischiamo di trovarci in una situazione
di pericolo, di paura, potremmo offendere qualcuno,
potremmo perdere il lavoro.
Così lo facciamo tacere, lo sotterriamo sotto una
montagna di giustificazioni e subiamo il ricatto
della società, della situazione.
Come possiamo pretendere poi, che le cose vadano bene,
se noi stessi rinunciamo ad ascoltare l'unica voce
che ci dice come fare per andare bene?

Aperti a tutto - Open to all



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http://www.bubblews.com/news/4106882-constrains-oper-to-all

Certo, ci sono persone normali che dicono di malati
e i diversi, ma poi, alla prova dei fatti, molti li accettano fino
ad un certo punto.
Va bene, ci sono i diversi, ma basta che non sia
in casa mia.
Quando non si hanno diversi in famiglia, viene
difficile accettarli.
Una persona che ragiona in maniera diversa,
una persona che pensa con la propria capacità
interiore, è un diverso, ma è così forte e chiaro
che non lo si può isolare del tutto.
La sua forza sta nell'essere libero anche nell'isolamento.
I diversi spirituali fanno un po' paura, perché si ha
la sensazione che sappiano tutto di te. Ma non è così,
sono semplicemente aperti a tutto e accolgono tutto.

Le regole comuni - The common rules



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http://www.bubblews.com/news/4102671-constraints-the-common-rules

Il tuo condizionamento trova riscontro in quello degli
altri. Essendo tutti condizionati, si pensa che quello
sia il modo giusto di vivere.
Se tutti fanno la stessa cosa, se tutti utilizzano lo
stesso metodo, allora significa che quello è
il metodo giusto di vivere.
La mente, osservando questa condizione, accetta
di vivere in questo modo, e condiziona ogni nostra
scelta in base alla regola comune.
Si è portati a pensare che questo sia l'unico modo
di vivere, e che se esci da questo schema, non ti
capirà più nessuno e avrai dei seri problemi.
C è la paura di essere diverso.
La società non accetta i diversi. Li sopporta.
E nessuno vuole essere sopportato.
Se ci badate, i malati, gli handicappati, i diversi,
non sono accettati. Non da tutti.

Ricatto - Blackmail



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http://www.bubblews.com/news/4100528-constrains-blackmail

Si accettano le situazioni che si vivono perché
non se ne può fare a meno, specie nel campo
sociale e lavorativo, perché si è sempre sotto
una forma sottile di ricatto.
Questo ricatto è costruito nelle società di ogni tipo,
è presente in ogni struttura sociale, compresa la
famiglia, la religione, lo Stato, il lavoro, la scuola.
Questa forma di ricatto non è evidente, è sotto intesa.
E' nascosta al pensiero cosciente, ma è presente
nel condizionamento che abbiamo subito da sempre.
Ogni struttura sociale ci fa crescere nella paura di
sbagliare.
In ogni occasione puoi sbagliare e quindi puoi
essere punito.
Puoi ricevere un rimprovero dalla tua famiglia,
puoi ricevere un richiamo dalla tua religione,
puoi cadere sotto le leggi dello Stato,
puoi perdere il lavoro.
C'è sempre una forma di ricatto inculcata fin
da bambini in ogni struttura sociale.
Questo condizionamento porta ad auto correggersi
anche in situazioni dove potresti essere libero.
Non riesci più a essere libero, perché la tua mente
è così condizionata che da solo, ti stai sempre più
condizionando, a eseguire quanto ti viene ordinato
dai tuoi stessi pensieri.

Contrasto - Contrast



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http://www.bubblews.com/news/4098669-contrast

Quando si prende in considerazione il condizionamento,
si rivelano molte vie, che portano alla conoscenza
di come le cose, siano così complicate, da non riuscire
a capire perché la nostra mente debba per forza
trovarsi in situazioni di sofferenza, di sforzo, di
contrasto.
Se ci pensate per un attimo, vi accorgerete che la mente
è in continuo contrasto tra sé e sé.
Stai pensando di preparare la colazione, e stai
già creando una serie di pensieri che sono in
contrasto tra di loro, o meglio, sono in osservazione
conflittuale.
Devo preparare il caffè, ma ne metto un po' di meno
perché altrimenti è troppo forte. Devo mettere lo
zucchero, ma ne metto un po' di meno altrimenti
ingrasso. Devo berne un po' di meno altrimenti
mi innervosisce. Meglio mangiare mezza brioss
altrimenti mi sento troppo pieno.
Oppure state parlando con il vostro capo ufficio
e anche se vi sentite in buoni rapporti, perché
ormai è un amico, i vostri pensieri sono ancora
in conflitto, perché è meglio sorridere un po'
per fargli capire che sono disponibile, che lo ascolto
con attenzione e simpatia. Devo rispondere con un
tono calmo e pacato, anche se non sono d'accordo
sul fare questa cosa come dice lui. Devo rispondere
in maniera intelligente, perché altrimenti ci faccio
la figura dello stupido. Devo essere cordiale perché
ha un caratteraccio.
Queste situazioni si presentano sempre nella vostra mente.
Questo modo di pensare non è molto evidente, non
è il pensiero principale di quanto state vivendo,
è un pensiero sottile, sotto tono, appena sotto il
pensiero principale, che corregge il vostro modo
di agire, di reagire, di pensare, di rispondere,
e non è altro che un modo per contrastare, non
per accettare.

Senza meta - Aimlessly



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http://www.bubblews.com/news/4092363-aimlessly

Non ho idea di dove io stia andando, e non mi
interessa particolarmente. Mi interessa che questa
vitalità interiore trovi sempre il suo immenso
spazio, che possa ancora di più cresce e creare
armonia in me e in chi mi sta accanto.
Non ho un obbiettivo da realizzare, non ho
una meta da raggiungere.
Quando mi appare una meta, è perché mi serve
in quel momento per allontanarmi dagli altri,
così prendo a correre in avanti per distanziarmi
e poter rimanere nel mio silenzio.
Gli obbiettivi sono costruzioni che portano
la mente a chiudersi su se stessa, a limitarne
la sua libertà. Un obbiettivo consiste nel portare
la propria mente sempre su quel programma,
a fare di tutto affinché sia raggiunto.
Oggi gli obbiettivi sono diventati una moda.
Qual'è il tuo obbiettivo?
Vuoi raggiungere il tuo obbiettivo?
10 modi per realizzare i tuoi obbiettivi!
E così via.
Gli obbiettivi sono parte del condizionamento
che ci fa incontrare la sofferenza.
Un obbiettivo realizzato non è una meta raggiunta.
E' soltanto un altro stadio dello stesso percorso.
Non ci fermiamo sull'obbiettivo realizzato come
fosse finalmente raggiunta una meta finale, ma
continuiamo a elaborare per tenerlo in piedi.
Non esistono obbiettivi raggiunti.
Anche quando hai preso la Laurea, non hai
raggiunto un obbiettivo finale, ma solo un
inizio di nuovi obbiettivi, di nuovi scopi
e quindi di nuove sofferenze.

sabato 28 giugno 2014

Muovere la curiosità - Move the curiosity



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http://www.bubblews.com/news/4084343-constraints-move-the-curiosity

Ci sono voluti anni per capire questo stato interiore,
e ci sono voluti perché sono una persona ignorante
di come sono realmente.
In genere siamo ignoranti di come funzioniamo
veramente. Tutto quello che sappiamo ce lo dicono
gli esperti, gli psichiatri e gli psicologi, ce lo dicono
i sacerdoti e lo Stato, ce lo dicono i predicatori
e le religioni, ce lo dice la Tv e Internet.
Ma noi non abbiamo mai guardato in profondità
per vedere davvero chi siamo.
Fin da bambini ci dicono chi siamo.
Tutti, anche i nostri genitori, i nostri fratelli,
i nostri insegnanti, e noi diventiamo quello
che gli altri ci dicono che siamo.
So che questo concetto è difficile da capire,
e so che molti di voi leggeranno forse uno o due
topic di quanto scrivo e che alla fine, non avranno
capito il vero senso del mio discorso.
Di questo mi dispiace un po', ma allo stesso tempo
credo che sia un bene che almeno qualcosa riesca
a passare, ad essere letto, perché leggere qualcosa
di diverso, smuove qualcosa dentro di noi,
smuove una curiosità, aggiunge qualcosa che un
giorno vi permetterà di costruire un puzzle che
vi farà vedere quanto dico in maniera più chiara.

Qaunto serve in questo momento - What you need at this time



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http://www.bubblews.com/news/4081517-constraints-what-you-need-at-this-time

E' difficile per molti capire da dove arrivano
i pensieri ed è più difficile capire dove si prendono
concetti che sembrano così difficili, ma anche belli.
Tutto questo è dentro di me, ed è anche dentro di te.
La differenza tra te e me è che io ho permesso alla
mia mente di essere libera.
Non l'ho fatto in un istante, ci sono voluti anni,
ma ad un certo punto ho capito che la mia mente
non faceva più quello che voleva, ma agiva in base
a quanto serviva in quel momento.
Ma come ho fatto?
Che cosa mi ha portato a questa dimensione
interiore?
La comprensione di come funziona la mente.
Non la comprensione tecnica, non quella che ti dice
come pensare, non quella che ti insegna qualcosa
sul come fare, non quella che ti fa sentire logico
e matematico e preciso, non quella della conoscenza
della lettura di testi filosofici, ma quella spontanea,
libera, capace di agire senza sforzo, senza ricordi
di quanto appreso.
Una mente che non ha in sé niente nel momento
che non serve niente.
Una mente che ha in sé ogni cosa senza portare
alcun peso, alcun ricordo, alcuna costruzione
precedente.

Dove prendo questi argomenti? - Where do I get these issues?



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Spesso uso dire che siamo condizionati dal mondo che
ci circonda.
Non lo dico perché mi piace la parola, ma perché ho
analizzato questa condizione per molto tempo.
Attraverso la meditazione, si riesce a risolvere
molte cose nella vita.
Ho avuto la fortuna di apprendere da giovane
la meditazione, e questo ha fatto della mia vita
una vita diversa da quella di tantissime persone.
Questa diversità non è qualcosa di cui vantarsi
o di cui farne una bandiera, è un modo di vivere
che alcuni hanno e altri non hanno.
Nella meditazione si possono risolvere molti
problemi e si possono chiarire molti concetti.
Questo scoprire continuamente nuove conoscenze
porta la mente a uno stato di chiarezza ampio
e chiaro. Si entra in uno stato interiore molto
efficace e questo permette di vedere le cose
sempre più vicine a come sono realmente, fino
a comprenderle pienamente.
Qualcuno, in un post, mi chiedeva dove avevo
preso il testo che avevo postato. 
L'ho preso in me, tutte queste cose le prendo in me,
nascono in me, vengono stimolate dalla conoscenza,
dalle letture, dall'esperienza, e si formano semplicemente
nel momento in cui la mia mente cerca di spiegarla
ad altri.

venerdì 27 giugno 2014

Prendere il fresco - Get some fresh air



Pubblicato su Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/4069651-get-some-fresh-air

Un tempo, si racconta, che si stava seduti fuori
di casa a “prendere il fresco”.
Erano momenti in cui si lasciava tutto e ci si
ritirava per qualche momento in se stessi, nella
propria coscienza, silenziosamente, rilassati.
Oggi non c'è più tempo per rimanere a
“prendere il fresco”.
Quando ti rilassi, sul divano, stai guardando qualcuno
che ti indirizza i pensieri. Stai guardando la Tv.
Quando ti rilassi, hai il notiziario che ti parla di
morti, di tragedie, di stragi.
Quando ti rilassi, c'è un film dove il buono di turno
sta salvando il mondo uccidendo decine di cattivi.
Quando ti rilassi, c'è l'Agente Speciale di turno che
sta indagando su qualcuno che ha violentato e
ucciso decine di donne.
Ma quando è che ti rilassi?
Quando è che puoi dire di esserti rilassato?
Eppure non ci accorgiamo che stiamo sempre sotto
pressione, che quando crediamo di essere sereni,
di essere rilassati, in realtà non lo siamo.
Anche quando andiamo a fare una passeggiata
non c'è più serenità, perché siamo così abituati a
vivere nella tensione, che anche se non ce né,
ce la creiamo, e pensiamo che quel signore
alto, col vestito sgualcito, si stia avvicinando a noi
sicuramente per farci del male, forse è un rapinatore,
o uno stupratore, o un manica di qualche genere.
Siamo capaci di stare nella tensione anche quando
non vi è alcun motivo per viverla.

Le cose normali - The normal things



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http://www.bubblews.com/news/4069070-the-normal-things

Non rinnego le cose, sia chiaro, gli oggetti
sono necessari anche a me, che li uso e li
accetto, ma vivere per avere non è nelle mie cose.
Quando non posso avere qualcosa, la dimentico.
Se mi è necessaria faccio come tutti, cerco di
ottenerla, di guadagnarmela, e se non è possibile,
so farne a meno senza lamentarmi.
Ma è chiaro che non vivo in funzione di ciò che ho
materialmente, altrimenti avrei lavorato giorno
e notte, come fanno tanti, per avere ciò che voglio.
Quello che è strano, è che chi vive dietro a queste
cose, non se ne rende conto. E' qualcosa di “normale”.
Non hanno la capacità di fermarsi e chiedersi se
davvero è necessario avere una auto con 250 CV.
Oppure se è solo il desiderio di far vedere a se stessi
e agli altri quanto siamo capaci di realizzarci.
Non sono le cose che ci realizzano.
Non sono gli oggetti.
A dare un senso alla nostra vita sono cose
che ci sono sempre stati, e che adesso stanno
diventando obsolete.
E' la serenità. E' un bambino da crescere con amore,
un partner da amare e rispettare, una giornata
insieme senza recriminazioni, senza accuse,
senza guardare l'altro in maniera negativa.
Le cose normali.
Come sedersi, e guardarsi dentro.

Gratificazioni - Gratifications



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http://www.bubblews.com/news/4063621-gratifications

Trascuriamo noi stessi per dare retta agli altri,
e soprattutto alle cose, alla materialità ed ai
gadget che ci propone la società.
Non vogliamo rinunciare ad essere all'altezza
degli altri. Se gli altri hanno più di noi, cerchiamo
di adeguarci, di essere uguali almeno a quelli che
hanno la nostra stessa estrazione sociale.
Se siamo operai cercheremo di avere quello che
hanno tutti gli operai e qualcosa in più.
Se siamo avvocati, faremo lo stesso, ci adegueremo
alla vita che fanno gli altri avvocati, e cercheremo
di avere qualcosa di più degli altri, o almeno di
diverso, in modo da sentirci un po' più in alto.
La gratificazione del primo posto, la gratificazione
di essere speciali, senza esserlo minimamente,
perché queste differenze non le fanno le anime,
non le fanno le persone, le fanno le cose, gli oggetti,
il possedere qualcosa in più.
Ma credete davvero che sia questo il motivo per
cui siamo venuti sulla Terra?
Io non credo.
Io credo che ci sia molto di più, e tutto questo
sta dentro di noi, non fuori.

Scrivere per crescere - Write to grow



Pubbicato su Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/4058291-write-to-grow

Sta a noi decidere cosa fare, e se siamo liberi,
sappiamo di poter dare qualcosa di positivo agli
altri. Scrivere su Bubblews può essere un modo
per aprirsi alla propria interiorità, un modo per
cominciare a cambiare il nostro mondo interiore
e avvicinarci a noi stessi.
L'esercizio della scrittura è molto potente,
perché ci permette di trasmettere nuove cose
e di scoprile noi stessi, perché quando la mente
è libera, ogni cosa che scriviamo, diventa un
insegnamento anche per noi, ci permette di
capirci meglio, di scoprire parti di noi che
non abbiamo mai approfondito, ci permette di
crescere trasmettendo agli altri la nostra
capacità di essere cercatori della verità.
Ma per fare questo è necessario decidere di
essere sul Sentiero che porta verso la nostra
crescita spirituale, al di là degli insegnamenti
ricevuti dalle istituzioni religiose o dai condizionamenti
sociali. E' un atto di coraggio nei confronti di
se stessi.

Lo stato di grazia - The state of grace



Pubblicato su Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/4056550-the-state-of-grace

Quando la mente riesce a liberarsi dai preconcetti acquisiti,
si entra in uno stato che io definisco di grazia.
Si è capaci di pensare con la propria mente senza
dover ricorrere a conferme di altri.
Si diventa autonomi nel pensiero, e i pensieri non hanno niente
a che fare con quanto ci era stato insegnato.
Gli insegnamenti ricevuti diventano banali, insignificanti
e privi di fondamento. Ci si accorge di essere stati
ingannati dalle parole e dai pensieri degli altri,
e che la nostra capacità di far nascere nuovi
pensieri è stata bloccata.
Dentro di noi si apre una luce nuova, diversa,
viva, che ci da la possibilità di capire personalmente,
senza essere condizionati.
E' una sensazione meravigliosa che ti fa sentire vivo.
Ma è difficile da realizzare, per questo, nei post precedenti
ho cercato di farvi capire l'importanza della meditazione,
perché attraverso questo esercizio si riesce a ripulirsi
interiormente e a cominciare a percepire il nostro
stato interiore, la nostra unicità.
Sapete bene che qui su bubblews, si partecipa
perché si guadagna qualche soldo, che serve sicuramente
a tutti, ma si può partecipare copiando qua e là,
trasformando notizie, scrivendo di cose che sappiamo
già che non interessano nessuno, oppure si può esprimere
la propria personalità, la propria conoscenza interiore,
e fare di questa attività un modo per crescere,
per migliorarsi.

Ripartire da zero - Start from scratch



Pubblicato su Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/4053762-start-from-scratch

La paura è diventata totale, abbiamo paura di tutto.
Da dove è cominciato il condizionamento alla paura?
Chi ci ha insegnato che dovevamo temere l'ira di dio?
Perché un dio dovrebbe essere irato? Che motivo ha?
Ragionarci per davvero porterebbe a delle conclusioni
del tutto inaspettate. Ma per ragionarci con la propria
testa, si dovrebbe accettare di bloccare tutto quello
che ci hanno insegnato, e ripartire da zero, da una
mente pulita, vuota, senza preconcetti.
Certo è difficile, ma sempre più facile che arrivare
alla conclusione della propria vita, e rendersi conto
di non averla saputa vivere interiormente.
Il vuoto nell'anima pare che si presenti nella
tarda età, quando si ha tempo per osservare quanto
abbiamo fatto.
Possiamo guardare a tutte le nostre proprietà,
ed avere molti soldi, molte ricchezze, ma se non
abbiamo saputo incontrare noi stessi, a cosa ci
sarà servito?
Ci sentiremo vuoti, dentro.

giovedì 26 giugno 2014

Protezione - Protection



Pubblicato su Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/4045288-protection

Perché dobbiamo sempre rifarci a qualcun altro,
a un testo sacro, a una religione?
Perché non sappiamo ragionare da soli?
Perché abbiamo sempre bisogno di qualcuno che
ci protegga?
Da dove nasce la nostra paura di esser soli?
Chi ci ha inculcato questa paura?
Di certo non qualcosa di innato, perché un
bambino non si pone nessuna di queste domande,
eppure, un bambino sa essere felicissimo con
niente. Non ha alcuna religione, alcun dio, alcun
dovere, alcun concetto. E' libero.
Allora, se pensiamo che anche noi siamo stati
bambini, dovremmo cominciare a ragionare dove
abbiamo cominciato a distruggere questa naturalezza
che ci ha portati a una vita così complicata.
Dovremmo cominciare a ragionare su dove è
iniziato il nostro condizionamento che ci ha portati
nel cuore e nella vita la paura ancestrale di dio
o del demonio.
Dovremmo cominciare a ragionare su chi ha
deciso che dovevamo avere paura di qualcuno
o di qualcosa, quando la paura reale, istintiva
dell'uomo dovrebbe essere solo quella di salvaguardare
la propria incolumità fisica, come paura di bruciarsi,
paura di cadere, di farsi male.

Pensare a se stessi - Think of themselves



Pubblicato s Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/4044382-think-of-themselves

Ci siamo convinti che la vita sia quella che viviamo
ogni giorno, che questo sia il nostro destino, che
noi sappiamo ragionare e capire, che siamo intelligenti,
ma non abbiamo la capacità della libertà interiore.
Non l'abbiamo perché non ci lasciano il tempo di
osservare noi stessi.
C'è un mondo la fuori che ha bisogno della nostra
attenzione, un mondo fatto di milioni di cose che
ci attraggono, che ci distraggono, che ci chiamano
continuamente.
Questo mondo sembra costruito per distrarci,
per tenerci lontano da noi stessi.
E' un mondo così efficace che per molti,
pensare a se stessi, è diventato un atto negativo,
un atto che fa paura.
Paura di se stessi, di quello che potrebbe rivelarci
la nostra stessa natura interiore.
Eppure, quando ascoltiamo i sermoni, ci dicono
grandi cose della spiritualità.
In quel momento siamo di nuovo prigionieri del
pensiero di qualcun altro, stiamo ascoltando qualcuno
che ci sta dicendo come e cosa dobbiamo pensare.
Non sappiamo essere liberi, non abbiamo ancora
imparato a camminare da soli, eppure facciamo di
tutto affinché un bambino impari a farlo.

Condizionamenti - Constraints



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http://www.bubblews.com/news/4043633-constraints

Viviamo sicuramente in tempi di crisi, e diverse
fonti antiche ci dicono che questa epoca è triste.
E' una epoca dove le cose importanti non vengono
più coltivate. Una epoca dove non rimane più tempo
per se stessi e per la propria spiritualità.
Ogni cosa che ci circonda ci allontana da noi stessi,
ogni notizia che apprendiamo serve a mantenerci
lontani da noi stessi, ed a farci pensare solo ciò
che altri ci trasmettono.
Se non ci fossero più notizie che ci arrivano dai
media, se non ci fossero più giornali, se non ci fossero
più televisioni, subiremmo un trauma spaventoso,
perché saremmo costretti a pensare senza indicazioni
da altri. Una volta che la mente non riceve condizionamenti
si apre solo alle proprie possibilità, ed è in quel momento
che possiamo avere al possibilità di cominciare a
osservare ciò che c'è dentro di noi.
Siamo così abituati a ragionare su argomenti che ci
danno altri, che non sappiamo più cosa significa essere
capaci di pensare con la propria testa.

Comunicazione spirituale - Spiritual communication



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http://www.bubblews.com/news/4041839-spiritual-communication

Il compito di un Sacerdote dovrebbe essere quello
di sperimentare su se stesso il contatto con la propria
anima e con il proprio Spirito, dovrebbe essere una
persona che cerca in sé il contatto con il divino.
E questa esperienza dovrebbe emergere con naturalezza
nella sua vita, nel contatto con i fedeli.
Invece, spesso, esegue un rito senza esserne coinvolto,
e questo lo si vede quando esegue il rito della messa,
dove non c'è quasi mai un coinvolgimento intenso,
ma una esecuzione ripetitiva e spesso anche noiosa.
Quando i fedeli in chiesa cominciano a sbadigliare,
è un chiaro segnale che il Sacerdote non comunica
alcuna spiritualità, e mi è capitato spesso di vedere
gente sbadigliare, anche i fedeli più assidui lo fanno.
La vitalità di uno Spirito non annoia mai, è sempre vitale,
sempre attento, sempre in comunicazione con tutto
ciò che lo circonda.
Ma siamo così abituati alla routine, che nessuno ci fa
caso, è diventato normale annoiarsi in chiesa.
La comunicazione spirituale sta venendo sempre meno.

Il lavoro del sacerdote, The work of the priest



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http://www.bubblews.com/news/4040911-the-work-of-the-priest

I Sacerdoti non hanno tempo per la meditazione.
Sono lavoratori che gestiscono una struttura che è
la Chiesa, la loro Parrocchia e i loro fedeli.
Un Sacerdote ha sempre impegni, ha sempre da
fare, quando ha il tempo per la riflessione, per la
meditazione, per la ricerca interiore?
E' come tutti noi, con i suoi impegni, con le sue
regole e con le sue abitudini.
Allora non credo che il messaggio che mi sta dando
sia davvero qualcosa che arrivi dalle profondità dello
Spirito, ma viene dalla sua conoscenza intellettuale,
dai testi, da quanto ha appreso durante gli studi.
La sua bontà, spesso, è costruita, non è sincera.
La sua vita non è esemplare, e spesso finiscono
nelle pagine di cronaca per brutte cose.
E' un uomo che esegue un lavoro, prende uno
stipendio, e fa quello che deve fare come qualsiasi
impiegato al mondo.

Falsi sacerdoti - False priests



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http://www.bubblews.com/news/4038666-false-priest

Ci sono persone che accettano la religione di Stato,
quella che esiste nel paese della loro nascita, senza
mai metterne in discussione i principi o i termini.
Sono persone che accettano la religione senza porsi
dinanzi alla loro coscienza a discuterne l'attendibilità
o la chiarezza. Accettano il dogma senza discuterlo,
perché questo gli è stato insegnato.
Quello che io vorrei è che un religioso entrasse nella
vitalità di questi concetti e li analizzasse fino a capirne
la profondità o la loro inutilità.
In qualsiasi caso, avrebbe finalmente una propria
opinione, staccata dagli insegnamenti diffusi a piene
mani dai sacerdoti.
I Sacerdoti non hanno la verità, hanno ciò che possiamo
avere noi stessi, la conoscenza dei testi.
Quanti Sacerdoti conoscete che hanno realizzato
uno stato di grazia superiore?
Sicuramente molti di voi non ne hanno mai incontrato
nessuno. Certo, ci sono bravi Sacerdoti, che fanno il
loro lavoro con passione, con attenzione, con pietà,
ma non sto parlando di questo, sto parlando di quei
Sacerdoti che hanno avuto contatto con la loro
mente profonda, con la loro anima, con la loro
spiritualità fino a poterla esprimere nella grazia
della loro vita.

Capire - Understand



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http://www.bubblews.com/news/4035700-understand

Quando si parla di religione si entra in un campo
minato.
In genere si ha la tendenza a difendere la propria
religione come fosse un neonato che ha bisogno
della nostra protezione, ma non è così, la religione
qualsiasi essa sia, non deve essere difesa, anzi,
deve essere analizzata, contraddetta, discussa.
La mente dell'uomo è razionale, ha bisogno di
capire. Il mondo in cui viviamo ha bisogno di
essere capito, e noi che ci viviamo dentro,
abbiamo bisogno di capire per poter crescere.
Non sono contro le religioni, non lo sono mai
stato, anche perché sono i detentori di grandissimi
messaggi importati per noi.
Nelle religioni sono state raccolte le storie delle
persone migliori che il mondo abbia mai avuto,
e queste persone hanno lasciato messaggi di
grande valore.
Il mio punto di vista è semplicemente diverso,
e questa diversità è dovuta alle mie esperienze
dirette.

Mente aperta - Open Mind



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http://www.bubblews.com/news/4032652-open-mind

Per molti anni mi sono dedicato alla mia mente ed alla mia
anima, alla spiritualità.
Non è mai stato un obbligo, non sono cresciuto in un ambiente
religioso. I miei genitori non mi hanno mai obbligato alla religione.
Ho vissuto in un paese cattolico, e a scuola ho seguito gli insegnamenti
classici di questi paesi, niente di particolare.
Non sono stato indottrinato.
Così ho mantenuto una mente aperta ai nuovi messaggi
che mi sono arrivati dal mondo.
Non ho mai ritenuto che la mia religione fosse la migliore,
e neanche la peggiore.
Quando ho iniziato a interessarmi della mia parte spirituale,
avevo circa 17 anni.
Da 14 anni fino a 17, ho partecipato alla vita religiosa
attraverso l'oratorio, dove un prete ci leggeva testi
della Bibbia o del Vangelo e noi dovevamo commentarli.
E' stata una esperienza interessante. In quegli anni ho
letto il Vangelo e la Bibbia.
Ho cominciato così a interessarmi dell'Impossibile,
ovvero del Dogma che la chiesa impone ai suoi
seguaci.
Non credo di aver accettato il Dogma, ed è da lì che è
iniziato il mio percorso, nel non accettare di non
avere risposte.

mercoledì 25 giugno 2014

Accendere una luce - Turn on a light



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http://www.bubblews.com/news/4022130-behin-the-mind-turn-on-a-light

Ogni cosa che apprendiamo e mettiamo in azione,
è qualcosa che ci da una esperienza.
La meditazione, se mezza in azione, è una esperienza
che può darci molto.
Non caricatela di aspettative inutili però,
non aspettatevi chissà quali miracoli, non ci
sono miracoli, ma può avvicinarvi a voi stessi
e rivelarvi qualcosa che non vi aspettavate.
Qualcosa di positivo.
Ci sono tante cose nella nostra vita che ci sfuggono
per mancanza di capacità di essere coscienti,
e queste cose ci rendono la vita difficile.
Avere coscienza, sapere cosa è, viverla
e accettarla, cambia radicalmente la nostra vita
e ci porta ad un livello di comprensione che non
sapevamo di avere.
Ma è un lavoro lungo e richiede costanza,
perché siamo sotterrati da concetti errati
che ci fanno vedere le cose in maniera sbagliata.
Con la meditazione possiamo accendere una luce
che ci potrà aiutare a guardarci attorno.

Sperimentare - Experience



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http://www.bubblews.com/news/4021381-behin-the-mind-experience

Non ci sono difficoltà particolari nel praticare
la meditazione. La più importante è sicuramente
il cominciare.
In genere si pensa di farlo, ma poi, per qualsiasi
motivo non si inizia mai.
Per noi Occidentali è ancora più difficile, perché
tendiamo a legare la meditazione al buddhismo
o all'induismo, e se siamo cattolici, ci facciamo
parecchi problemi a praticarla.
Ma oggi, anche diversi preti, la consigliano,
e spesso ne fanno anche un punto di vantaggio,
perché offrono il modo alla gente di scaricare
le loro tensioni e di trovare un po' di calma
interiore.
Ci sono cose nel mondo che non appartengono a nessuno
e sono di tutti, la meditazione non appartiene a
nessuno, ed è di tutti.
E' solo necessario iniziare a sperimentarla.

Essere coscienti - Be aware



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http://www.bubblews.com/news/4009989-behin-the-mind-be-aware

Un essere coscienti è una persona che ha in sé
quella chiarezza che gli permette di vedere
sempre la luce nelle cose che gli accadono.
Vedere la luce significa essere sempre attenti
a quanto accade ed essere sempre in una
disposizione positiva del tutto naturale.
Una persona cosciente sa bene cosa sta
accadendo e sa già come agire, senza dover
creare o costruire piani di azione.
L'azione diventa spontanea, così come
il respiro.
Anche in quelle che definiamo problemi gravi,
una persona cosciente sa sempre come
agire, e non si lascia mai coinvolgere
da sentimentalismi inutili.
E' una persona viva, energica, attiva,
ogni cosa che fa è ben fatta, non perché
è una persona perfetta, ma perché la coscienza
sa agire solo in questo modo.
La meditazione può portarvi a questi livelli.
Ognuno di noi però è diverso, e ci saranno
persone che ci arriveranno facilmente,
altre che ci vorrà più tempo, ma una volta compreso
il senso di questa coscienza, non vorrete più
farne a meno, perché assaggerete un po' dei
quello che è chiamato il  “Nettare degli Dei”

Meditazione e coscienza - Meditation and consciousness



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http://www.bubblews.com/news/4008654-behin-the-mind-meditation-and-consciousness

Il punto importante della meditazione rimane
quello di svegliare la propria coscienza sopita.
Non è che siamo incoscienti, la coscienza agisce
in noi, fortunatamente, senza il nostro intervento,
ma è che non la conosciamo e non sappiamo bene
cosa sia.
La meditazione porta a questo, a vedere la nostra
coscienza e a esserne partecipi.
E' come la respirazione. Noi respiriamo,
sappiamo di farlo, ma non abbiamo bisogno
di respirare, avviene da solo, in automatico.
La nostra coscienza sopita, opera in automatico,
ma spesso, senza saperlo, gli remiamo contro.
Questo perché non siamo coscienti della nostra
coscienza.
Quando operiamo senza essere coscienti di essa,
ci scontriamo con la mente pensante.
I problemi che abbiamo, sono spesso dovuti
a contrasti mentali, al fatto di trovarci in una
situazione che non riusciamo a risolvere.
Queste situazioni sono nate all'interno
della nostra mente, e non essendo pienamente
coscienti di quanto stava accadendo, abbiamo
dato più forza al problema che alla soluzione.
La coscienza non risolve da sola, ma chiarisce
ogni problema e ci fa capire come agire.

Il riposo della mente - The rest of the mind



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http://www.bubblews.com/news/4007940-behin-the-mind-the-rest-of-the-mind

Per una volta, da quando siete nati, la vostra mente
ha trovato un istante di riposo.
Per pochissimi secondi, avete fatto riposare la vostra mente.
I benefici di questi pochi secondi li sentirete nella vostra
vita, perché ripartirete con una freschezza che non
conoscevate.
Il problema di questo silenzio tra un pensiero e un altro,
è che non è riproducibile. Quando viene riprodotto non
funziona.
Deve nascere da sé, e può farlo soltanto quando state
a osservare i pensieri.
Se forzate, potete rimanere senza pensieri, ma non
è la stessa cosa, è qualcosa di voluto, e non ha nessun
effetto.
Deve nascere da solo.
Deve esistere da solo.

Il pensiero svanisce - The thought fades



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http://www.bubblews.com/news/4006701-behin-the-mind-the-thought-fades

Il contenuto dei pensieri non ha alcuna importanza,
possono essere pensieri che vi piacciono, pensieri che
non hanno senso, pensieri brutti o buoni, non ha importanza.
L'importante è che voi li osserviate arrivare, e li osserviate
svanire.
Deve essere un processo calmo, sereno, senza giudizio
su che tipi di pensieri avete. Non siete lì per fare bei pensieri,
siete li solo per osservarli.
Inizialmente vi sembrerà che aumentino, che siano tantissimi,
ma in breve, scoprirete che siete sempre così.
Un altro effetto è che quando guardate un pensiero con
attenzione, tenderà a scomparire, a non farsi osservare.
Quando il pensiero tende a svanire, è un buon segno, perché
significa che l'osservatore è ben concentrato.
Ad un certo punto vi accorgerete che si rimane per
qualche istante, senza alcun pensiero.
Non dovete cercare questo momento, deve accadere da solo.
Quando accade lasciate che l'osservatore faccia ciò che
ritiene appropriato.
In genere si rimane in uno stato si sospensione.
Questo stato senza pensieri, con il tempo, diventerà sempre
maggiore.

martedì 24 giugno 2014

Osservare un pensiero - Observe a thought



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http://www.bubblews.com/news/3996050-behin-the-mind-observe-a-thought

Osservare la mente significa proprio osservare la mente.
Quando ci concentriamo nella nostra mente, si ha una specie
di visione tonda, come se il contenitore della mente è tondo.
In questa immagine che vediamo, scorrono i pensieri.
Da dove vengono, dove vanno quando non ci sono più?
Da dove nasce un pensiero?
Osservare la mente con grande calma e serenità senza volere
scoprire queste cose ad ogni costo è il metodo.
Osservarlo quando arriva, guardarlo con l'attenzione
dell'osservatore mentre si formano le parole, mentre
passano, mentre svaniscono.
Guardare un pensiero è qualcosa che forse non avete mai
fatto, ma scoprirete molte cose su voi stessi con questo
metodo.
Il pensiero arriva, formula una frase, e poi svanisce
per lasciare posto ad un altra frase.
Dovete prendere coscienza di questo, dovete osservare
questo processo. Non è chiesto altro.

L'Osservatore - The Observer



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http://www.bubblews.com/news/3992427-behin-the-mind-the-observer

L'osservatore è una specie di istinto pensante, che giustifica
e istiga.
E' il nostro io più vicino alla coscienza, e spesso sa benissimo
quando stiamo facendo cose non corrette.
Ci dice anche che sono scorrette, ma noi non sempre gli diamo
retta, facciamo come ci dice la mente pensante superficiale.
Personalmente sono convinto che l'osservatore sa benissimo
se stiamo vivendo nel bene o nel male. Ma non lo ascoltiamo.
Quando cominciamo a far lavorare l'osservatore,
quando lo obblighiamo ad osservare i pensieri, stiamo
facendo qualcosa di molto importante, perché questo
ci abituerà ad ascoltarci di più.
Non ci da obblighi, noi possiamo sempre scegliere cosa
fare e come agire, l'osservatore si limita a suggerirci
l'azione più positiva, perché la sua natura è positiva.

Liberare l'attenzione - Freeing attention



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http://www.bubblews.com/news/3990434-behin-the-mind-freeing-attention

Dopo aver fatto l'esercizio precedente per una serie
di respirazione di 10, per tre volte, lasciamo andare
la nostra attenzione.
La liberiamo.
La lasciamo tornare alla mente.
E qui inizia l'osservazione della mente.
In noi, ci sono sempre presenti due IO.
Uno è l'io pensante, quello che ragiona, che risolve,
che fa.
L'altro è un osservatore che sta un po' più indietro,
ed è quello che ci suggerisce sempre l'approvazione
o la negazione dei nostri atti.
L'osservatore è quello che ti suggerisce che stai
facendo bene, che hai ragione, che hai capito,
che va bene così o che va male.
Quando entrate nell'attenzione della vostra mente,
scoprite che c'è qualcuno che pensa, e qualcuno
che osserva chi sta pensando.
L'osservatore è importante, anche se non gli diamo
quasi mai retta.

Respiro - Breath



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http://www.bubblews.com/news/3989096-behin-the-mind-breath


A questo punto ci si chiederà che cosa si deve fare,
e qui sta il grande segreto della meditazione.
Inizialmente, quando vi sedete, dovete inspirare
ed espirare per tre volte, in maniera molto profonda
e lenta.
Dopo si lascia che il respiro si calmi e che diventi
naturale.
Quando il respiro diventa naturale, dovete concentrare
la vostra attenzione sull'aria che entra nelle narici.
Dovete, senza forzare, acuire l'attenzione fino a sentire
l'aria che entra ed esce all'interno delle narici.
Non seguite il respiro che sale o scende, dovete
rimanere sempre attenti alle narici.
Dovete arrivare a percepire l'aria perfettamente.
Con qualche seduta, riuscirete a percepire che l'aria
provoca un certo calore all'interno delle narici,
a volte, quando la concentrazione e molto forte
si riesce a sentire che brucia.
Tranquilli, non prenderete fuoco! :)
Ma è quello che accade sempre, l'aria provoca un
attrito nelle narici, e surriscalda, solo che siamo sempre
stati troppo distratti per accorgercene.

La posizione da seduti - The sitting position



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http://www.bubblews.com/news/3986294-behin-the-mind-the-sitting-position

Alcuni accorgimenti però sono necessari,
e qui, vi descrivo la corretta posizione del meditante.
La preferenza va al cuscino e al tappeto sotto il cuscino, per terra.
Tenete conto che la posizione è stata sperimentata per millenni,
e che funziona, è un grande aiuto per la concentrazione.
In caso di impossibilità di sedere per terra, va bene anche una sedia
tenendo le gambe rilassate, e il resto del corpo come
descriverò.

Le gambe incrociate, senza sovrapporle come gli yogi,
perché è difficilissimo. Appoggiatele una accanto all'altra.
La schiena dritta.
Il mento leggermente piegato verso il basso.
Le mani, a palmo aperto, una sull'altra, con i
pollici che si toccano, appoggiate in grembo.
Le braccia non devono appoggiare al corpo, quindi
leggermente distaccate.
Le labbra appoggiate ma senza stringere.
La lingua dovrebbe appoggiare al palato.
Gli occhi semi chiusi, deve filtrare un po' di luce.

Questa è una posizione molto semplice, ed è
quella che viene usata per la meditazione in quasi
tutte le scuole.

L'energia nel corpo - The energy in the body



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http://www.bubblews.com/news/3985231-behin-the-mind-the-energy-in-the-body

Questa energia, chiamata anche kundalini,
è l'energia che diffonde la vita, la vitalità
dentro di noi. E l'energia che ci permette di essere
vivi, e quando questa energia abbandona il corpo,
si muore.
L'energia sale verso l'alto, e si unisce all'energia
infinita, rimanendo agganciata alla nostra coscienza,
che sa quello che sta accadendo, ma non ha più
alcuna paura di nulla.

Questo argomento lo approfondirò in futuro. -

Questa energia centrale, è affiancata da altri due
canali\ , che scorrono, uno a destra e l'altro a sinistra,
e sono più sottili di quello centrale.
Quando ci sediamo in meditazione, teniamo la schiena dritta,
e questo permette a questi tre canali di operare al meglio.
Per questo si consiglia di tenere la schiena dritta.
Possiamo immaginare che questa energia parta da un punto
poco più in alto tra l'ano e i genitali, e che da li salga
verso l'alto, verso la cima della testa, dove si allarga
a forma di cono, e poi riscende attraverso i canali laterali.

lunedì 23 giugno 2014

I Canali energetici - The energy channels



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http://www.bubblews.com/news/3972746-behind-the-mind-the-energy-channels

La meditazione si attua in maniera semplice,
Non ci sono grandi cose da sapere, sono solo
alcuni accorgimenti, da tenere per il corpo,
alcuni accorgimenti per la mente ed il respiro.
Quando vediamo qualcuno che medita lo vediamo
quasi sempre seduto a gambe incrociate.
Perché?
Perché la meditazione utilizza i canali sottili
del corpo, i canali energetici, chiamati anche
Chakra.
Ma più che i chakra in sé, in questa pratica viene
utilizzata la parte più importante, cioè i canali
principali.
Il canale principale per eccellenza è quello che scorre
come fosse un raggio di luce, nella schiena.
Ma attenzione, non è nella schiena.
Spesso si pensa che sia un canale energetico che
scorre dentro il midollo della spina dorsale,
invece è all'esterno di esso, ed è davanti, cioè
verso l'interno del corpo. Non corre dentro,
ma poco davanti. Non è da confondere con
qualcosa come il DNA o cose simili, è una energia
a sé stante e non fa parte del corpo fisico, anche
se risiede nel corpo.

Senza sforzo - Effortlessly



Pubblicato su Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/3970514-behin-the-mind-effortlessly

Ogni ostacolo visto da questa prospettiva,
diventa piccolo. Diventa osservabile, e diventa
anche superabile senza sforzo, perché l'energia
che vivi, l'energia che hai aperto, ha la capacità
in sé di trovare le soluzioni corrette ad ogni
occasione.
Ma in questo stato bisogno starci, per questo è necessaria
la meditazione.
E' attraverso questa pratica che si riesce a sviluppare
questa capacità.
Alcuni riescono ad arrivarci senza alcuna pratica,
e sono i più fortunati, ma per la maggior parte di noi
non è così facile.
Riuscire a cogliere l'attimo in cui un pensiero termina
e un altro non è ancora arrivato, richiede il nostro
intervento volontario.
Dobbiamo abituarci, dobbiamo fare esercizio,
come quando vuoi farti i muscoli.
Dobbiamo far crescere questa capacità attraverso
la pratica, non abbiamo altra possibilità.

Spazio interiore - Inner space



Pubblicato s Bubblews -
http://www.bubblews.com/news/3969186-behin-the-mind-inner-space


Questo stato, non è qualcosa di alieno a noi,
è uno stato che conosciamo bene, ma che non
riusciamo a far emergere.
Non c'è niente di cui preoccuparsi in questo stato,
è così aperto che dentro si sta tutto ciò che siamo,
tutto ciò che viviamo, tutto ciò che stiamo cercando.
Se tu hai uno spazio interiore stretto, come se vivessi
in una stanza, ogni volta che aggiungi qualcosa,
stai riempiendo la stanza sempre di più.
Se vivi una situazione di paura, e sei nella tua
stanza, vedi la paura in proporzione alla stanza.
Cercate di capire questo concetto.
Se la tua stanza è piccola, qualsiasi cosa ci entra,
occupa uno spazio vitale.
Se entra la paura di qualcosa, la vedi, la vedi grande,
la vedi da vicinissimo, come se ti è attaccata addosso.
La paura la respiri perché lo spazio è stretto, non hai aria.
Ma se apri la mente, se la mente non ha confini,
se la mente è grande e senza limiti,
allora, qualsiasi paura ci entra, sarà vista
in proporzione allo spazio che hai, allo spazio che vivi.
Una paura diventa un granello di polvere.
Non ha alcuna forza, perché la tua prospettiva
è immensa, e allora, dentro di te, c'è tanto spazio
anche per la paura, ma non ne senti l'odore,
non senti il terrore, perché si disperde nella
spaziosità della coscienza, e diventa parte del tutto.
In questo modo, ogni paura, ogni ostacolo, non
riempie più la tua mente, e puoi valutare con
grande chiarezza la sua soluzione.

Vivere intensamente - Living intesely



http://www.bubblews.com/news/3967396-behin-the-mind-living-intensely

I pensieri che si formano nella mente ci tengono
legati al mondo fenomenico, a quello che viviamo
ogni giorno.
I pensieri che si formano nella mente interiore,
non sono legati al mondo e non fanno parte
del mondo fenomenico.
Questi pensieri si formano in maniera del tutto
naturale, e seguono la corrente dell'esistenza.
E' quello che si sperimenta quando, per qualche
minuto, riusciamo a vivere intensamente.
Quando si vive intensamente una esperienza,
tutto scorre senza che te ne accorga.
Credo che molti voi abbiano vissuto qualcosa
di simile. E' quello stato dove stai così
bene che tutto ciò che fai è colmo di serenità,
non di lentezza, può essere anche una esperienza
vivace, attiva. Ma la si vive “dentro”.
La si vive così intensamente che il tempo non
esiste più, come se si sta così bene che tutto
è al posto giusto senza pensarci.
Tutto accade come fosse una magia, e tutto
è vissuto con grande coinvolgimento.
E' vivere nella corrente.
Non esiste nulla che possa interferire.
Non esiste alcuna paura. Si è al massimo,
si è sereni dentro.

venerdì 20 giugno 2014

Tra un pensiero e l'altro - Between one thought and another



http://www.bubblews.com/news/3916617-behin-the-mind-between-one-thought-and-another

Lo spazio tra un pensiero e l'altro e inafferrabile.
Quando esso si presenta, si deve apprendere a
lasciarlo andare, si deve apprendere a rimanere
immobili nella sua esistenza.
Nello stesso istante che dici “oh eccolo!”
non c'è più.
Non accetta nessuna interferenza da parte della
mente pensante.
In effetti, lo stato di calma profonda della mente,
emerge soltanto quando la mente realizza questo
stato di silenzio.
Non possono coesistere le due dimensioni nello
stesso tempo.
O stai usando la mente, o stai nella pace della mente.
Si dice che la mente interiore non abbia pensieri,
ed è vero, ma è anche vero che la pratica
porterà i suoi risultati nel tempo.
Quando si procederà, quando la mente pensante
comincerà a cedere terreno, questa dimensione
diverrà sempre più forte, e allora tutto scorrerà
nel mare di energia della vita, ed i pensieri
che si formeranno, saranno pensieri che
esisteranno in questa dimensione e saranno
come l'acqua in un fiume.

Lo stato di silenzio - The state of silence



http://www.bubblews.com/news/3914314-behin-the-mind-the-state-of-silence

Osservare i pensieri sembra facile, ma non lo è.
Inizialmente ci saranno difficoltà, perché la mente
tenderà a seguirli, a farli diventare un ragionamento,
a capire che cosa stiamo pensando.
Ma la pratica meditativa serve proprio ad abituare
la mente, a lasciare andare.
E' proprio una pratica meditativa, non siamo ancora
nella nostra mente serena, stiamo abituando la mente
a percepire se stessa, a capire cosa fa, dove  va,
da dove arrivano i pensieri e dove vanno quando non
ci sono più.
Ma il tutto lo si deve fare senza interferire nel cambiarli
o nel fare di questi pensieri solo pensieri di pace e di amore.
Non serve a nulla. Quello che serve è lasciare che i pensieri,
nascano e muoiano da soli.
Con la pratica, si raggiungerà uno stato dove tra un pensiero
e l'altro, ci sarà un po' di silenzio. Questo silenzio non è
da ricercare, non è da creare, se ci si sforza a crearlo,
non otterremo niente, e se lo sforzo sarà forte,
potremmo avere anche mal di testa.
Non ci deve essere nessuna ricerca.
Questo stato di silenzio deve nasce spontaneamente.
Altrimenti non è lo stato di silenzio, ma è uno stato
costruito dalla stessa mente che ferma i propri pensieri
dietro ordine di se stessa.

Non serve nulla - Do not need anything



http://www.bubblews.com/news/3913378-behind-the-mind-you-do-not-need-anything

Non è richiesto nulla per la meditazione.
Non sono necessari statuette, non è necessario
l'incenso, non è necessaria la candela,
non serve nulla.
Se vi sedete per terra, basta un tappetino e un
cuscino.
Chiudere gli occhi e osservare la mente.
Semplicemente osservare la mente.
Osservare i pensieri che scorrono.
Senza sforzo, senza costringersi, osservare
i pensieri che arrivano, si formano, si trasformano
e svaniscono per lasciare il posto ad un altro pensiero.
Non bisogna dare attenzione al senso dei pensieri,
non bisogno capirli, analizzarli spiegarli, ma solo
osservarli.
Guardarli con l'attenzione della mente mentre
vanno e vengono.
A volte appariranno in molti, a volte cominceranno
a rallentare, a creare piccoli spazi tra un pensiero
e l'altro.
Osservare senza giudicare.
Senza lasciarsi andare al loro percorso.
Semplicemente osservare.