Post più popolari

venerdì 27 gennaio 2017

Saggezza priva di Saggi

    

                                                                 pietrochag (Pietro Scala)

Sono contento, è arrivato il numero 1. :)

martedì 24 gennaio 2017

Saggezza priva di Saggi



By pietrochag  -
Pietrochag è il nick col quale sono conosciuto su internet, in particolare tra chi segue il buddhismo.
Con questo nick, alcuni anni fa, ho scritto un altro libro, seguendo lo stesso metodo di questo, cioè, raccogliendo i testi scritti altrove e mettendoli assieme in un volumetto.
Che senso ha fare questa operazione?
Considero questa operazione come quella che si effettua con le fotografie.
Oggi, con internet, con gli smartphone, si fotografa di tutto, ma al primo errore di manovra o per qualsiasi incidente, tutte le foto vanno perse.
Ecco, io stampo le foto che faccio e che mi piace avere. Preferisco averle in carta.
Anche per i testi che scrivo in internet e mi appaiono interessanti, faccio la stessa cosa.

Inoltre, mettendo questi testi assieme, si riesce a comprendere anche un percorso, un cercare, un movimento nella vita, come fosse la prova che da ciò che ero, divento ciò che sono.

mercoledì 18 gennaio 2017

Tempo e niente -



Affaccendato il faccende di vario valore, mi sono reso conto di quanto tempo si perde in attesa.
Accendo il computer, e ci vuole tempo, anche perché è un po' datato. Accendo lo smartphone e ci vuole il suo tempo. Il televisore, che forse è il più veloce ad accendersi, non ce l'ho. A volte scarico un programma, e ci vuole tempo. Apro delle pagine in internet e a volte ci vuole tempo. Chiamo qualcuno, e ci vuole tempo perché mica si risponde subito subito. Nemmeno io rispondo subito, e perdo tempo. Quando faccio la spesa, perdo tempo a osservare cose che poi non mi interessano, e perdo tempo a fare la fila alla cassa. Perdo tempo dal dentista, però sono contento perché ho racimolato il tanto per andarci. Perdo tempo a pensare a cosa scrivere, perché voglio scrivere, ma non sempre il pensiero parte con l'intenzione. Perdo tempo intanto che aspetto che la pentola bolle per metterci la pasta, ma poi lo recupero mangiando velocemente.
Ci sono tantissime altre attività normali che mi portano a perdere tempo.
Eppure, sappiamo che il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo, perché non ritorna più, una volta consumato, quel secondo non c'è più.
Si, sono manciate di secondi dedicate a cose che consideriamo necessarie o quasi, ma addizionandoli, quanto tempo sto perdendo?
Se mi siedo sul divano per rilassarmi, senza fare altro che socchiudere gli occhi, so che non sto perdendo tempo, perché ho fatto una scelta, ma se il tempo me lo rubano gli oggetti, le situazioni, le scelte sbagliate, sto perdendo tempo.
Mantengo un buon atteggiamento in ogni situazione, so che in questa società, gli oggetti, specie quelli tecnologici, sono creati quasi con l'intenzione di farci perdere tempo, di farci dimenticare ogni cosa per dedicarci soltanto alle futilità della vita, tanto che ci stiamo abituando così tanto a esse, che se ci mancano si comincia a dar fuori di testa. Pensate se andasse via la corrente per alcune ore, se per alcune ore nessun prodotto di comunicazione tecnologica non funzionasse più. Sarebbe una tragedia di portata catastrofica. Niente telefonate, niente messaggi, niente whatsapp, niente foto o video, niente internet. Tragedia tremenda. Come si può vivere senza queste cose?
Io mi chiedo, come si può vivere con queste cose? Come stiamo vivendo? Dove stiamo mettendo il nostro tempo? Siamo sicuri di aver scelto tutto questo? Oppure altri, hanno scelto per noi?
Si dice sempre che la tecnologia non si può fermare. Perché? E' una legge divina? E' una legge della Natura?
No, non intendo fermare la tecnologia. Non sono contro la tecnologia, anzi la uso, in genere non sono proprio contro niente.
A volte, osservandomi, mi rendo conto che sono solo un osservatore. Osservo l'andare di ogni cosa, anche di me stesso. Partecipo poco, ma ci sono. Rimango un po' laterale, non prendo posto al centro. Il centro non lo vedo, mi appare come una condizione di affollamento attorno a niente.

E in quel niente vedo il tempo che si perde in niente.

sabato 7 gennaio 2017

Non abbiamo votato in America -



Non seguo con attenzione la politica internazionale. Per qualche motivo, credo che ogni Nazione abbia i propri problemi e il proprio modo di vedere il suo mondo, e quindi, intervenire con giudizi dovuti al modo di vedere della mia Nazione, e trasportarla in altre, mi appare bizzarro.
Non sono in grado di dire se il governo, scelto democraticamente, in una Nazione sia meglio o peggio di quello che scegliamo noi, quando ce lo fanno scegliere. Così, questa strana polemica sulle elezioni americane, mi appare alquanto creata ad arte e senza alcuna base reale.
L'America non è Italia, e nemmeno Europa. E' una Nazione a se stante, con il suo modo di essere, con il modo di vivere degli americani, con i concetti americani, con le idee americane, con la visione del mondo americana. Possiamo sicuramente essere d'accordo o in disaccordo su molte cose, ma non credo di avere il diritto di giudicare le loro scelte politiche. Posso condannare l'America per la sua politica internazionale o per alcuni americani che sono diventati simbolo di dominio, di dittatura in altre nazioni, che contiene in sé i potenti del mondo che vogliono creare il Nuovo Ordine Mondiale, ma non sono e non voglio essere giudice delle loro scelte interne.
Se la maggioranza americana ha scelto Donald Trump come suo Presidente, lo ha fatto con idee e con pensieri che non hanno niente a che vedere con il come la pensiamo noi in una Nazione come l'Italia. Allo stesso modo, non sarebbe cambiato niente se a vincere fosse stata Hillary Clinton. Noi non abbiamo votato in America.
Ma c'è qualcosa che mi fa riflettere, qualcosa che in questi giorni si sta diffondendo in maniera sempre più accesa, ed è la presa di posizione del mondo artistico, del mondo della moda, del mondo della musica. Esimi personaggi si ergono a giudici pubblici, e condannano il Presidente americano senza possibilità di difesa. Un attore ha chiesto a Dio di farlo morire, su twitter, alcuni grandi musicisti hanno rifiutato di esibirsi durante la giornata del suo insediamento. Anche piccoli musicisti si ergono a giudici, come un gruppo di tre ragazzi italiani, che hanno dichiarato con orgoglio di aver rifiutato l'invito perché sono contro Trump, ma che faranno comunque un concerto in America a fine marzo. Rifiutano l'invito del 'padrone di casa', ma vanno a fare soldi in quella terra. La giacchina della moglie di Trunp è diventata una condanna per D&G che si sono sentiti orgogliosi di vederla indossata dalla futura Lady americana. I politici di alto rango europeo sono sul sentiero di guerra, perché Trump vuole dialogare con Putin e non deve farlo. Il perché reale però, non ce lo dicono. Il nuovo Presidente americano può esprimere opinioni non condivisibili, può anche essere visto per come ha voluto farsi vedere, cioè una specie di spaccone, ma ritengo che non sia intelligente giudicarlo dalla campagna elettorale. Ricordo le promesse di Obama, con grandi parole di pace, amore e fraternità, con un Premio Nobel anticipato perché tutti sapevano che Obama avrebbe fatto bene per l'America e per il mondo. Ma non è andata così, non è proprio andata così. Per altro, che Trump sarà o meno un grande Presidente, non può dirlo un attore qualsiasi o un cantante, o almeno, essendo l'America una Nazione ancora libera, lo può dire chiunque senza incorrere in punizioni di sorta, ma dirlo in maniera teatrale, come fosse una sentenza divina, mi appare ridicolo. Il dire che non piace non è un peccato, nemmeno un crimine, ma essere lapidari mi appare molto estremistico.
Non credo nei messia, non credo nei profeti, non credo nei super uomini. Nessuno può cambiare il mondo e farlo diventare come piacerebbe a me. Nessuno ha il potere di unire totalmente una Nazione, nessuno sarà davvero il Presidente di tutti. Nessuno risolverà la povertà nel mondo e nessuno farà cessare per sempre le guerre.
Non credo nelle fantasie, (ma mi piace scrivere fantasy,) non credo nell'evoluzione dello spirito o dell'anima come fatto totalizzante, posso crederci come fatto personale, di quelli che si applicano in questa direzione, ma la liberazione interiore non si può massificare, perché i livelli di coscienza e conoscenza degli uomini sono differenti l'uno dall'altro. E così non credo che Trump sarà un ottimo Presidente, o che lo potesse essere la Clinton, credo solo che gli americani hanno potuto scegliere, e la maggioranza ha scelto il Presidente per tutti. Questo è il rispetto che dobbiamo a quella Nazione. Auguriamoci di poter rispettare anche noi la nostra, appena possibile.



martedì 3 gennaio 2017

Inizio di un Nuovo Anno




Ed eccoci ripartiti per un altro viaggio, interrotto per qualche giorno dall'idea che ci sia in atto un cambiamento dovuto alla fine di un anno e all'inizio di un altro.
Naturalmente, tra le prime notizie, ci sono le previsioni degli esperti che non mancano di asserire che le cose andranno proprio come ha detto Nostradamus e che loro hanno interpretato magistralmente. Ci saranno i profeti di catastrofici avvenimenti che porteranno l'umanità sulla soglia dell'estinzione, ma che i buoni si salveranno, perché anche se pochi, avranno il duro compito di creare una nuova umanità.
Non ci sono alternative, tutti i cattivi devono sparire, altrimenti non si potrà rinascere a nuova e felice vita. Questo mondo deve essere distrutto, in modo che poi, i buoni possano creare finalmente una razza eletta, una razza che avrà il privilegio di non soffrire, di essere sempre felice, di vivere la gioia nella splendida luce divina. E noi saremo tra i fortunati che avranno questo privilegio.
Continuano poi i profeti che operano sui minuti, sulle ore e sui giorni, che predicono cosa ti accadrà più tardi, domani o tra un paio di giorni. infondo, lo dicono le stelle e le stelle sono così in alto che non hanno nessuna idea di cosa significhi dire bugie, loro non mentono, dicono soltanto la verità. E i fortunati che possono comunicare con loro e comprendere i loro messaggi sono davvero pochi, e comunque, fidàti. A loro spetta di dirci cosa fare per vivere ogni istante in perfetta conoscenza del futuro prossimo.
Assieme ai catastrofisti, ci sono anche i profeti dell'ultimo giorno, quelli che nessuno si salverà, nemmeno loro, peché si sono resi conto di essere loro stessi dei peccatori, e allora, il buon Dio provvederà a cancellare gli umani dalla faccia della terra, per poi creare una nuova razza di eletti perfetti in assoluto, che vivranno in perfetta armonia gli ordini di dio. Così ci ritroviamo a sperare che qualcuna di queste cose si avveri, in modo da pensare che un futuro migliore possa esistere, se non con noi, almeno senza di noi.
Eppure il mondo continua a muoversi, continua a costruire e a distruggere, con l'aiuto dell'uomo. Continua a scendere di livello sempre con costanza, anche se lentamente, come se l'abisso fosse il suo naturale destino, e in questo viaggio, tutto ciò che sta sopra, sotto ed in mezzo, viaggia con lui.
Qualcuno si rende conto di questo declino, e cerca soluzioni impossibili per fermarlo, come se una mano potesse fermare il suo vorticare nel cielo. Altri, pur sapendolo, preferiscono arraffare quanto più possono, non sia mai che le cose finiscano e si rimanga senza.
Una discesa nella follia, dove le più perverse credenze si accumulano e prendono forma, per confermare agli uomini che avevano ragione a pensar male, che il male è il destino, che il male è l'obbiettivo, che il male lo avevano previsto.
Eppure, questa mattina, il cielo era splendido. Non c'erano nemmeno scie chimiche, forse anche i piloti erano in festa. Il sole si è alzato forte e luminoso, irradiando ogni oscurità, e anche se c'era freddo, gli uccelli hanno preso a volteggiare nel cielo e a sostare, cinguettando, sugli alberi.
Eppure, il bambino della casa accanto rideva felice con la sua mamma e il gatto sul balcone mi ha fatto un cenno di saluto.
Eppure, ho abbracciato mia moglie appena alzata, e ci siamo avvicinati alla stufa per scaldarci, abbracciati e felici di ritrovarci ogni mattina con i nostri crucci e i nostri problemi.
Eppure, anche oggi ho iniziato a fare, ad agire, ad analizzare, a capire, a osservare, ad amare, a sorridere, a guardare il giorno come qualcosa da vivere, e non come qualcosa di oscuro che sta infondo ad una buia scala.
Il domani forse è lontano, nessuno può dire cosa sarà, ma oggi, oggi siamo qui, costruiamo il nostro oggi amando ed apprezzando quello che ci troviamo attorno.
Lasciamo i profeti di sventure a creare i loro mondi, ognuno è libero di vivere la propria vita, ma evitiamo di vivere la loro vita, viviamo la nostra che ogni giorno è ricca di qualcosa di unico.

Buona continuazione per tutto l'Anno!