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martedì 29 agosto 2017

Li potete trovare -



Siamo un mondo capovolto.
Leggendo alcuni articoli di giornali, riguardo l'immigrazione, si ha l'impressione che in Italia ci sia davvero qualche cosa che non funziona. Si coglie l'impressione che i nostri governanti si siano distaccati da qualsiasi realtà per gettarsi completamente in un mondo fatto di altro. Non vediamo le stesse cose.
Loro vedono i grandi problemi nel creare leggi che obbligano i cittadini, che si tratti di vaccini o di leggi sul seggiolino, che si tratti di aerei inutili o di anni di discussioni sul come risolvere un problema come un terremoto, che si tratti di chi mettere in tale posto e chi invece mettere in un altro, che si tratti di onorevoli inquisiti che hanno bisogno di essere salvati o di onorevoli che parlano troppo e che devono essere zittiti, sono sempre e comunque lontani dalla una realtà vissuta dalla maggioranza degli italiani. Non sono con noi, non vivono con noi, non respirano la nostra stessa aria, sono altrove.
Assieme a loro ci sono i media, quelli che scrivono le loro grandi riflessioni, i loro nuovi concetti, e che riportano frasi a effetto che come effetto hanno quello di tentare di farci dimenticare la loro inutile presenza in ogni governo.
Non vorrei dirlo, ma mi sembrano parassiti. Quelli della specie peggiore, che non si riesce a eliminare.
Intanto ricaviamo che l'Italia, per quanto appaia strano, non è affatto la meta degli extracomunitari che arrivano sulle nostre coste. Solo una piccola percentuale arriva pensando di rimanere in Italia, gli altri ci arrivano come arrivano in Libia. Ci arrivano perché ci sono obbligati, ci arrivano di passaggio.
L'Italia è un paese di passaggio per raggiungere poi il nord Europa. Non vogliono rimanere qui.
Ma la cosa più terribile è che qui, non ci vogliono più rimanere nemmeno i nostri giovani. L'Italia è un paese di emigranti a tutti gli effetti, ogni cento emigranti, il 2,5 sono italiani, quasi tutti giovani che scappano altrove perché qui, i nostri politici stanno pensando ad altro.
Secondo il Centro studi Idos e Confronti, sono circa 285 mila gli italiani scappati negli ultimi dieci anni. E questo grazie alle politiche dei nostri illuminati governanti.
In pratica, benché arrivino molti extracomunitari, che poi tentano di andare via, sono più quelli che partono che quelli che arrivano, e così, l'INPS ci fa sapere che se non ci saranno giovani che lavorano non si potranno pagare le pensioni agli anziani. Però si fa di tutto per far emigrare i giovani, che vanno ad arricchire ancor di più paesi già ricchi.
I giovani non dovrebbero partire, e infatti ci sono anche quelli che non partono, li potete trovare seduti nelle panchine dei parchi, li potete trovare mentre camminano a testa bassa con una laurea in una cartella, mentre entrano ed escono, delusi, da uffici in grandi palazzi. Li potete trovare seduti davanti a un computer, mentre si stordiscono con videogame perché non hanno più la forza di stare a pensare a che cosa fare. Li potete trovare, mentre a capo chino a oltre trentanni di età, si avvicinano alla madre per chiedere se ci sono dieci euro per andare in pizzeria con gli amici. Li potete trovare fermi, in una stazione, a guardare i treni che partono con la tentazione di salirci sopra, senza biglietto, perché non hanno nemmeno i soldi per quello. Li potete trovare negli occhi delle madri e dei padri che hanno fatto sacrifici per laurearli e che adesso si chiedono dove hanno sbagliato.


mercoledì 9 agosto 2017

Il mese del rilassamento -



Agosto è il mese del rilassamento, si lascia andare ogni cosa, o quasi, e ci si tuffa in un mare a volte splendido, a volte inesistente.
Si vorrebbe evitare di parlare di politica, se non per chiacchierare con qualche amico, si vorrebbe che ogni cosa negativa rimanesse fuori dalla porta, fuori dalla sdraio.
C'è un mondo che appare non-funzionante, ma per Agosto, si cerca il modo di far andare bene ogni cosa.
Ci sono le feste nei paesi, ci sono bancarelle, processioni, cinema all'aperto, ci sono tante occasioni per incontrare gente nuova, a patto che si lasci a casa lo smartphone.
Ad Agosto ritornano gli emigrati italiani che vivono e lavorano all'estero, quelli che sanno di aver cambiato il timbro vocale e l'accento, ma che si sforzano di apparire sereni, gioiosi, amichevoli, tutto va bene, anche quest'anno sono riuscito a tornare. Ci raccontano di come si sta bene in quell'altra Nazione, di come tutto funzioni a meraviglia, del lavoro che non manca, degli stipendi importanti, quasi volessero invitarci ad andare con loro. Ritornano e guardano l'Italia con occhio critico, riportando accuse di vario genere, rimuginando sul perché le cose debbano andare così male fino ad aver dovuto emigrare.
A volte, in queste persone, si nota un lampo di nostalgia. Si nota una stonatura che non viene soddisfatta da un buon stipendio, non viene colmata da un buon lavoro. Le cime di quegli alberi dinanzi casa, non ci sono da nessuna parte al mondo. Diventano persone soddisfatte di poter spendere, ma insoddisfatte di dover vivere altrove, dove non avrebbero voluto.
Colgo la loro amarezza, colgo la loro intima condanna a un Governo che non ha saputo dargli quanto gli serviva per vivere una vita decente nel proprio paese.
Sono persone che vantano l'estero, ma amano profondamente la propria terra, la propria casa, la propria gente.
E' un diritto negato dagli affaristi del mondo, un diritto che continuano a togliere a molte parti del mondo.
L'emigrazione di questi anni è una violenza all'umanità, ma è diventata un affare non più economico, ma addirittura di alta finanza. Ci girano parecchi milioni.
Se poi una parte affonda, pazienza. Non erano loro parenti.
Agosto non dovrebbe permettere pensieri di questo tipo. Agosto è il mese del rilassamento,

Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore
mai come adesso è bello inebriarsi di vino e di calore, di vino e di calore...

O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...
F. Guccini