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sabato 31 dicembre 2016

Buon Anno -



Questo mio corpo si sta dirigendo verso il suo declino. E' probabile che io abbia superato almeno metà della mia vita. Tra qualche decennio sarò considerato anziano.
Anche io entrerò a far parte di quegli anziani messi all'angolo dall'età.
Se così sarà, ne sarò contento.
Ciò che vedo oggi, è che gli anziani non sono messi all'angolo dall'età.
Sono messi all'angolo dalla società. Da qualcosa che nelle intenzioni si propone d aiutarli. Nelle intenzioni si propone di dargli dignità, ma nei fatti concorre nel metterli all'angolo.
Un anziano può benissimo vivere con cinquecento euro di pensione. Questo è il pensiero di chi gestisce la cosa pubblica. Ma vale soltanto per gli anziani che non fanno parte della loro famiglia.
Così, quando devono farci vedere che gli anziani stanno bene, ne prendono uno della loro famiglia.
Non voglio pensare a cosa sia la loro vita nelle grandi città. Ho abbandonato la grande città da moltissimi anni, e ci torno soltanto per obblighi indifferibili, ma quando ci torno, li vedo, e non ho una bella impressione. Non so perché gli anziani siano stati messi all'angolo, forse perché non sono più buoni consumatori, forse perché fanno parte di un tempo di cui è meglio non ricordare, forse solo perché sono stati esclusi da questa epoca. Forse perché le storie che raccontano sono troppo vere, troppo vissute, troppo realiste. Forse perché abbiamo paura di diventare come loro, oppure perché in loro vediamo un'accusa per la nostra perdita di credibilità, di onestà, di amore senza baci perugina, di amore senza fronzoli e senza falsità, senza opportunismi vari.
Vediamo che nel loro angolo, riescono a mantenere la loro dignità, la loro integrità, il loro essere sempre ciò che di loro stessi conoscono. E se vogliamo, possiamo vedere anche il loro dolore di essere messi da parte. Basta guardarli negli occhi con sincerità e possiamo leggervi la loro solitudine fatta di punti interrogativi. Perchè?

Auguro a tutti gli anziani che il loro cuore sia pieno di gioia,
Che sia un continuo andare verso una meritata felicità, verso
una piena soddisfazione di aver vissuto una vita che valeva
la pena di essere vissuta.

Buon Anno.

martedì 20 dicembre 2016

Siate ciò che siete




Ho avuto più' volte la sensazione, incontrando persone, che non hanno alcuna intenzione di cambiare.
Il cambiamento non sempre è positivo, lo sappiamo bene, a volte è meglio evitare cambiamenti che possano indurci in un peggioramento,ma questo, il più delle volte, è evidente. Si può prevedere quando un cambiamento è negativo. Lo possiamo fare semplicemente chiedendoci a cosa andiamo incontro, evitando di darci una risposta di comodo, ma ascoltando ciò che il nostro sé ci dice.
Non venite a dirmi che non sapete come ascoltare il vostro sé, perché lo sapete bene.
Il vostro sé è quella intuizione che vi dice quando state per fare qualcosa di giusto o sbagliato, quando state mentendo o quando dite la verità. E' quella sensazione che si traduce in pensieri che non possono essere presi in giro, che non possono essere cambiati. Si sa che è così, punto.
Poi, se vogliamo farci del male, possiamo dargli una interpretazione personale dettata dal nostro ego, che si erge a giudice della propria interiorità. Lo fa spesso, lo so.
Il cambiamento positivo è dettato da questa voce interiore, da questa intuizione che non sbaglia mai. Riuscire a essere in perfetta sintonia con questa percezione, è un grande passo verso la propria serenità e la propria crescita interiore. Infondo, abbiamo provato così tante cose che non ci costa nulla cercare di ascoltarci un pò di più e darci più retta. Per una volta, ascoltiamoci senza interferenze, ascoltiamoci in silenzio, senza commentare ciò che percepiamo, senza giudicare, senza cambiare ciò che sentiamo. Ascoltiamoci per quello che siamo, senza doverci sentire diversi, migliori, peggiori o all'altezza. Ascoltiamoci con serenità, senza sforzo e impariamo a farlo più volte al giorno, finché diventerà del tutto normale essere normali. La normalità non è quella che altri ci fanno vedere come tale, la normalità è quella conoscenza interiore che ci permette di essere ciò che siamo con accettazione. Quando accettiamo noi stessi in questa dimensione, ogni cosa diventa comprensibile. Si può condividere, essere contrari, avere visioni diverse delle cose, essere indipendenti mentalmente e vivere davvero la propria vita, piuttosto che la vita di altri immaginari personaggi o costruzioni mentali che non possono portarci da nessuna parte.
Per chi, invece, non ha intenzione di cambiare, non possiamo farci niente. Ognuno è libero di vivere o non vivere come meglio crede, ma non possiamo permettere che queste persone ci impediscano di essere diversi da loro, non possiamo permetterlo. Siate ciò che siete ma scoprite ciò che siete.