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mercoledì 5 febbraio 2014

Coscienza e Conoscenza -



Quando si affrontano argomenti di un certo tipo, si rischia di essere inseriti in alcune liste mentali preconcette.
Parlare, così come ho fatto, di scie chimiche, corro il rischio di essere inserito nella lista dei cosiddetti 'cospirazionisti', cioè persone che vedono il male in ogni cosa e che sono convinti di cose non possibili, non vere, non provate e non giustificate dagli organi ufficiali.
Ma il mio discutere di questi argomenti non vuole essere un creare nuovo gruppo di cospirazionisti.
Il mio parlarne, scriverne, vuole essere soltanto un prenderne coscienza.
Spesso, quando parlo di argomenti non consoni al politically correct, vengo un po' guardato come 'quello strano'. Ma non mi sento strano per nulla. 
Prendere coscienza cosa significa?
Significa conoscere. Significa sapere. Significa voler capire. Senza imposizioni ma anche senza negazione.
Prendere coscienza significa accettare che le cose non sono come io vorrei che fossero. Significa sentirsi aperti, sentirsi disposti a capire, disposti a ridiscutere anche concetti che crediamo in noi così profondi che non sono toccabili.
Bhe, la vita ci porta, a volte, e forse non a tutti, dinanzi a sconfitte così violente, che tutto ciò che abbiamo sempre difeso e definito 'normale', si frantuma, lasciandoci in un mondo completamente diverso da quello che abbiamo sempre creduto essere 'il mondo'.
Dietro questa frantumazione c'è un altro mondo. C'è un mondo celato, nascosto, invisibile da chi non accetta di liberarsi dai limiti auto imposti.
La paura di perdere il proprio equilibrio, il proprio io, il proprio mondo fatto di ferree concezioni, è potente. Così potente che ci incatena a guardare subito da un'altra parte appena ci accorgiamo che qualcosa ci sta dimostrando che potrebbe essere un'altra cosa.
Non riusciamo ad accettare che tutto quello che abbiamo creduto fino ad un attimo prima, si frantumi, lasciandoci nudi, vuoti, senza appigli. 
Ci sembra terribile. Ci sembra di non riuscire a sopportarlo.
Ma in quel momento, quando tutto si lascia andare, quando non accettiamo più nessun limite, accettiamo la 'pazzia'. Accettiamo che la mente così come è. Accettiamo che il mondo sia diverso, accettiamo che le cose stanno diversamente e che possiamo guardare ugualmente ad esso, ma con una libertà che ci permette di comprendere.
La libertà della coscienza ci porta alla liberazione dei vincoli, creati da noi stessi o imposti da altri, e ci mette dinanzi a noi stessi.
E allora cominciamo a dare un senso diverso alla vita, cominciamo a guardare il mondo con occhi diversi, disincantati. Cade di colpo tutto il mondo di paure che ci siamo portati dietro per anni, e ci troviamo nudi. Senza paure e senza coraggio.
Siamo ciò che siamo. Privi di concetti da difendere, privi di ideologie da costruire, privi di orti da difendere.
E' una libertà che non è legata a null'altro che a se stessa.
E noi siamo questo. Siamo questa coscienza libera.
E allora non serve più difendere qualcosa, perché ogni cosa è accettata, osservata, compresa e offerta al mondo.
Questo è quanto tento di fare con lo scrivere di questi argomenti.
Se si prende coscienza di questi eventi, non si diventa cospirazionisti, si diventa coscienti.
E qui accade il 'miracolo', perché non serve essere 'attivisti' per cambiare le cose.
La forza della coscienza, la forza che c'è in noi, questa immensa energia che ci da la vita, opera attraverso la presa di coscienza. Così più persone sono a conoscenza di come stanno le cose, più questa energia opera silenziosamente, per la soluzione di questi problemi.
A volte basta una frase, un sorriso, uno sguardo per cambiare una dimensione. Così è l'energia della coscienza. Una volta che la riveli a te stesso, ogni cosa che fai, cambia il mondo in cui vivi, e cambia il resto del mondo, perché si diffonde con naturalezza e con amore infinito. Non quell'amore costruito, voluto e immaginato, è elemento indipendente da nostri giudizi o da nostri interventi, è Amore senza proprietà, senza padroni, senza confini.
La coscienza rivela un'altro mondo, la conoscenza lo fa vibrare.
Così, quando qualcuno vi dice qualcosa che la vostra mente considera assurda, fermatevi un attimo. Chiedetevi soltanto 'e se fosse davvero così?', e poi raccogliete informazioni e tenete conto che google non vi porta subito alla prima pagina risolutiva, ma che c'è sempre bisogno di scavare per capire. La comprensione sta sempre più in la, più in profondità, non è mai superficiale.

Lieta notte a tutti -

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