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lunedì 3 febbraio 2014

La show imu/bankitalia


Sicuramente non sono un politico attivo. Nel senso che non ho, ormai da anni, una preferenza netta, che sia di destra o di sinistra o di centro. Anni fa, in un'esperienza diretta, una candidatura di poca importanza, ho avuto la visione interna di come viene gestita la politica. Così, presa coscienza che non esiste una politica 'che parte dal basso', ho rinunciato a farvi parte attiva.
Dal basso, sono diventato più un distruttore che un creatore.
Una delle notizie più discusse di questi giorni è senz'altro la legge IMU/BANKITALIA.
Ma anzi, no.
Così come in tante altre occasioni, leggo, ascolto, osservo e mi ritrovo in una evidente conduzione di come deve andare la cosa.
In molte altre occasioni è andata allo stesso modo, basta fare un giretto su internet e seguire cosa è accaduto dopo l'approvazione di una legge capestro.
I media, che non gestisco io, danno risalto ai fatti che seguono. Evitano accuratamente di descrivere la Legge appena votata in maniera chiara e comprensibile ai più.
Preferiscono riportare i commenti che fanno più 'share'.
Così, approvata la legge che regala danari pubblici a Bankitalia e consociate, si sposta l'attenzione. Intanto che loro incassano, il popolo, i politici, i media, si scatenano su fatti che vengono considerati come minimo 'attentati alla Costituzione'.
L'attentato è il 'pugno alla grillina', le terribili parole sessuofobiche verso le donne del Pd, la sparata allucinante della Presidente ella Camera sui grillini 'potenziali stupratori'.
Questi sono gli argomenti che hanno affossato il chiarimento su cosa sia la vera realtà sui danari dati a Bankitalia.
Tra un paio di giorni nessuno ricorderà più dei 7,500 miliardi di euro 'regalati' (?) (o dovuti) a Bankitalia, ma tutti ricorderanno che tizio ha detto questo e tizia ha detto quell'altro.
Uno show dietro l'altro.
Intanto l'Italia muore.

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