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giovedì 23 marzo 2017

Operiamo nel buio -



Si pensa sempre che il cambiamento sia qualcosa di importante. Oggi si esalta molto l'idea del cambiamento. Ci sono molte tecniche che vengono insegnate o distribuite su internet riguardo questo aspetto della nostra attuale società.
Ogni persona sa che il cambiamento è un salto in qualcosa di altro, in qualcosa che farà fare un salto in una dimensione diversa alla nostra mente e alla nostra vita.
Così, ci si sforza di cambiare, di andare verso una dimensione migliore.
Ci sono Stati che hanno attuato questo cambiamento. Un cambiamento quasi radicale, ma c'è un'incognita nel cambiamento, ed è quella che non si sa che cosa cambierà veramente e che cosa comporterà questo cambiamento.
Un esempio lampante sono gli Stati Uniti, dove il cambiamento è avvenuto con l'elezione del nuovo Presidente.
Quello che vediamo da qui, dalla nostra Terra, è che questo cambiamento non piace a molti.
Eppure, il cambiamento c'è stato e a quanto sembra, continuerà.
Cos'è successo a questo tipo di cambiamento?
Quello che succede ogni volta che c'è un cambiamento. Si cambia.
In meglio? In peggio?
Chi lo stabilisce questo punto?
Sicuramente coloro che non volevano il cambiamento, sono contrari, mentre quelli che lo volevano, ne sono contenti.
Il cambiamento non avviene secondo i nostri desideri. Avviene in base a un sistema sociale definito democratico, la maggioranza vince.
Ora, se continuiamo a cercare il cambiamento nelle masse, nella politica, nel sistema indotto e manipolato del nostro mondo, non avremo mai un cambiamento che ci faccia stare davvero bene, perché anche quando vince la parte che sosteniamo, avremo sempre qualcosa da recriminare. Il cambiamento non accade mai così come lo vorremmo.
Si cerca sempre un sistema perfetto di gestione della Cosa Pubblica, ma è soltanto una forma di inganno, perché nessuno ha le nostre identiche idee. Ognuno ha qualcosa di simile, qualche valore che ci avvicina, ma nessuno è come noi.
Allora, l'unico sistema veramente efficace non è il sistema, siamo noi. Noi sappiamo cosa fare, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Se ognuno di noi vuole un cambiamento per come siamo noi, non ci sarà mai un raggiungimento di un simile stato, è impossibile, eppure, vogliamo l'impossibile.
Quello che è possibile è cambiare noi stessi, solo noi stessi, solo un unico individuo, non possiamo fare altro se consideriamo la libertà di ognuno come consideriamo la nostra stessa libertà.
Cambiare noi stessi non è però un pensiero, non è un'idea, non è un sogno.
E' qualcosa che ha necessità di tempo, di lavoro, di attenzione, di volontà nel cambiare. Non si cambia solo con il desiderio di farlo. Si tratta davvero di affrontare se stessi e quanto percepiamo di noi stessi, e di metterlo in discussione, scavando fino a trovare che cosa siamo, chi siamo, dove siamo, e rispondere a queste domande.
La politica, il sociale, l'idea, non si possono attuare quando ognuno di noi non sa chi è.
Operiamo nel buio.








venerdì 17 ottobre 2014

L'errore è un peccato - The error is a sin

 

http://www.bubblews.com/news/8962155-the-error-is-a-sin

Allora, l'unico modo per apprendere queste
nuove scoperte, di cercare di capirle e di
inserirle nella nostra capacità di capire,
dipende soltanto da noi, dal nostro desiderio
di vivere in un mondo che possiamo comprendere,
oppure di continuare a vivere sotto l'egida
dei professori che non vogliono cambiare nulla
per non dover ammettere di avere sbagliato.
L'errore, nella nostra società è un peccato,
un qualcosa di terribile, se poi lo fa un
professionista è ancora peggio, ma se lo fa un
professionista potente, non accade nulla,
non è un errore, l'errore è l'altro, la verità.
Questo accade nei nostri tempi, ma come
abbiamo visto, accade anche che la verità sappia
farsi strada, sappia farsi trovare e trova sempre
qualcuno che la porta a galla, che la fa conoscere.
Questo qualcuno, nel nostro caso, è Zecharia Sitchin.