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venerdì 5 maggio 2017

Rischiamo anche di guarire -



Ci sono persone che scoprono metodi e sistemi in ogni campo, ma che non sono autorizzate dalla ufficialità del settore e vengono continuamente rinnegate con tutti i mezzi che si hanno a disposizione. Alcune di queste scoperte, dopo anni di contrasti, entrano a far parte dell'ufficialità degli stati e delle corporazioni, altre vengono negate fino a distruggere, anche fisicamente, che le ha proposte.
Viviamo in un periodo storico, dove le informazioni viaggiano molto velocemente, e chi scopre qualcosa, sperimentandolo personalmente, ne può diffondere i risultati immediatamente.
Le scoperte che sono industrializzabili, vengono generalmente accettate, e integrate nell'ufficialità, quelle invece, che prevedono un auto aiuto, senza cioè produrre materiale da vendere, vengono contrastate.
Molte di queste scoperte, si scoprirà che non sono veramente funzionali all'aiuto dell'uomo, e in genere, chi li sperimenta, lo può dire, attraverso internet, informando altri della loro inutilità. Altre, funzionano, aiutano, e lo fanno senza dover ricorrere a spese.
La tendenza ufficiale è basata sulla teoria della sperimentazione e della prova, ripetuta più volte, che ne certifichi la funzionalità, ma in molti casi, vengono messe da parte semplicemente perché considerate stravaganti, senza fondamento scientifico.
Il problema di base di queste affermazioni, non è che ci sia stata una sperimentazione, ma che a priori, si decide che non possono funzionare, e quindi condannate.
Per molte di queste scoperte, non ci sono sperimentazioni da parte dell'ufficialità, ma vengono comunque condannate e messe da parte.
Se si insiste, non si attacca più la scoperta, ma lo scopritore, fino a distruggerne l'immagine.
Ora, io non so se tutte queste novità siano davvero funzionali, ma di sicuro risulta che ci sia una specie di negazione, di rifiuto all'ufficialità delle cure imposte.
Sono continue le informazioni che indicano come molte medicine provochino più danni che benefici, e queste informazioni non sono più nascoste. L'attacco alla chemioterapia da diversi medici e ricercatori non è soltanto un desiderio di distruggere, ma sono fatti scientifici dimostrati, eppure, non si vuole nemmeno osservare se le novità proposte siano in qualche modo utili.
Si conferma, in questo modo, che oltre non ci può essere nient'altro. Si accetta di solidificare una scoperta in un eterno che nella stessa Scienza non può esistere.
Come dire, questa è la cura finale, oltre non si può andare. A meno che non sia una scoperta che renda, industrialmente, più di quella attuale.
Quello che mi dà fastidio, è che nella medicina ufficiale, ogni persona è considerata uguale.
Ma non lo siamo, ognuno di noi è diverso, anche nelle cellule.
Ognuno di noi accetta e nega una malattia in modo diverso.
Ognuno di noi è un organismo diverso, che accetta o rifiuta una medicina, e di questo non si può tenere conto perché la medicina è industrializzata.
Infondo, ci sentiamo costretti a subire le cure che ci vengono date, senza avere voce in capitolo.

Se siamo fortunati, rischiamo anche di guarire.

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