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martedì 28 febbraio 2017

Ogni cosa al suo posto



Per qualche verso, siamo sempre in un mondo dove ogni cosa deve avere un suo posto. Le cose fuori posto disturbano. Non tutti, ma in genere, in una società come la nostra, le cose fuori posto, disturbano sempre qualcuno. Il problema è che c’è sempre qualcosa fuori posto, qualcosa che non va come dovrebbe e tutte queste cose ci disturbano costantemente. Da questa osservazione, portata in profondità, ne ho tratto una conclusione che altri hanno realizzato prima di me: siamo una società disturbata.
Non soltanto a livello materiale, ma lo siamo anche interiormente, psicologicamente, spiritualmente.
Non vediamo mai che le cose vanno bene, che vanno come devono andare, perché accettare questo concetto si pensa che si diventa apatici, che si rinuncia ad apportare migliorie in questo mondo.
Ogni cosa che non va secondo i nostri piani, secondo quanto sentiamo in noi, è un disturbo.
Abbiamo anche disturbi di cui non conosciamo la causa, ma che ci fanno stare male in qualche modo, specie mentalmente, interiormente, qualcosa che ci fa pensare di essere  gli unici a vedere le cose come stanno. Potremmo sistemare ogni cosa se ognuno facesse ciò che deve fare, ma non lo fanno.
Questo è un pensiero ha la maggioranza delle persone, ma è un pensiero falso, perché ci porta ad accettare il fatto che noi sappiamo cosa è giusto e cosa sia sbagliato, che noi sappiamo quando le cose non sono al loro posto.
Eppure, la vita ci mette spesso dinanzi a situazioni dove questa credenza viene annullata, sconfitta, distrutta.
Abbiamo bisogno di sapere che le cose sono a posto, abbiamo bisogno di tenere sotto controllo ogni cosa, altrimenti non si riesce a procedere verso una vita serena, ma anche se utilizziamo tutte le nostre forze per ottenere questo risultato, non riusciamo mai a realizzarlo. A volte, capita di realizzarlo per un po’ di tempo, un’ora, un giorno, a volte anche un mese, ma c’è sempre qualcosa che scompiglia la serenità dell’ordine.
Non ci sono cose al loro posto. Ogni cosa in questo mondo, è fuori posto.
Non si può mettere ordine dove le cose si muovono. Solo dove ogni cosa è statica ci può essere ordine, dove non c’è vita, dove non c’è mai niente di nuovo o di diverso.
In questi casi regna l’ordine.
Nel nostro mondo, l’ordine è soltanto un’apparenza, un modo per dominare altri, un sistema per non sbattere l’uno contro l’altro, un metodo costruito ad hoc per vivere insieme senza dover per forza scontrarci a ogni passo.
Il  sistema di vita che abbiamo, la società, ha bisogno di regole per convivere, l’ordine è una illusione.
Infatti, l’Ordine viene imposto dai governi e dalle Forze dell’Ordine. Il bisogno di guardiani dovrebbe già di per sé essere una conferma che non è l’Ordine a gestire questo mondo, ma il disordine, il movimento, la creatività, l’azione, il fare, l’agire, senza i quali, non ci sarebbe questo mondo.
Malgrado tutte le forze dell’Ordine, gli eserciti, i misteriosi servizi segreti e tante altre organizzazioni che si sono presi il diritto di gestire l’Ordine, il caos continua a muovere il tutto, senza mai lasciare nulla di immobile.
Una guerra senza speranza, che serve soltanto a dominare i molti per ottenere la propria possibilità di sentirsi importanti in un mondo dove siamo tutti uguali nelle nostre differenze.
Ogni cosa è al suo posto  in qualsiasi posto si trovi. Siamo noi che ci siamo messi fuori posto, volendo essere a posto.

 Essere in ogni posto, significa che ogni cosa è al suo posto.

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