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giovedì 23 febbraio 2017

Disegno di Legge su internet - ci riprovano -



Ormai da anni scrivo su blog. Sul mio o su quello di altri, e scrivo anche sui social. Non sono un giornalista e quindi scrivo di ciò che mi pare in base a quanto ritengo di dover scrivere. Non sono un estremo politico ma spesso scrivo di politica e di fatti del nostro Paese e di altri a seconda di quanto accade. Ho la capacità di farmi qualche idea sulle cose e spesso, il desiderio di condividere i miei pensieri nel web. Ritengo che il web, benché sia un calderone dove c’è di tutto, offra la possibilità a chiunque di esprimere la propria opinione liberamente. La legge che si vuole imporre, cancella questa possibilità.
Il Disegno di Legge dal titolo già altisonante, recita: Disposizioni per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica. I senatori  Gambaro,(ALA), Mazzoni (ALA),Divina (LN-AUT) e  Giro (FI-PDL).
Qui il testo riportato da Repubblica (link : Qui l'articolo di Repubblica.it
Il Disegno di Legge non ha soltanto questi partiti che aderiscono, ma pare che ci sia una larga partecipazione trasversale. Basta ricordare il video della Boldrini di qualche giorno fa.
Apparentemente, si vuole fare in modo che non ci siano più bufale su internet, ma non si tiene conto che le bufale non sono Internet. Sicuramente ci sono siti che ci campano, ma è anche vero che chi utilizza il web, ci mette poco a scoprire quali sono i siti che le inventano. Ci sono addirittura liste di siti-bufala, basta cercarle in .. internet. Io stesso, a volte, casco nella trappola e prendo per vere notizie false, però mi capita che sempre più spesso, i miei lettori stessi mi facciano notare che si tratta di una bufala, e correggo, pubblicando l’articolo che lo dimostra, senza problemi. Questa cosa la stanno facendo sempre più blogger e viaggiatori del web. Quindi non vedo alcun bisogno di fare una legge che ci porterebbe ad avere paura anche di criticare, con parole nostre, perché non tutti siamo ‘studiati’, i fatti della nostra Nazione, in particolare quelli politici. Ammetto che su alcuni politici, a volte, si scateni la collera degli utenti, ma è anche vero che ognuno ha già i mezzi per denunciare questi fatti, ci sono già le leggi, basta una denuncia, una querela da parte di chi si sente colpito e si finisce in tribunale, non sarebbe la prima volta che un blog viene chiuso per fatti di questo tipo.
Il punto è che cosa si rischia?
Una multa per chi diffonde notizie false sui social media o siti,
 contrasto all’anonimato, (che su internet non poi così vero che si è anonimi, a meno che uno non sia un hacker esperto,
obbligo per i gestori delle piattaforme informatiche di monitorare costantemente i contenuti del loro sito, (probabilmente cercano di ridurre in questo modo la disoccupazione, perché chi può permettersi una cosa del genere?)
Reclusione fino a due anni per chi si rende responsabile di campagne d’odio contro individui o volte a minacciare il processo democratico. (Questa la vera chicca. Non si può più sparlare dei politici perché si mina il processo democratico.
Sia chiaro che tutto questo non riguarda assolutamente le testate giornalistiche, ma solo  i liberi scrittori e pensatori. I giornali, probabilmente, li controllano già.
Inoltre, chi vorrà aprire un blog o un forum, deve inviare tramite PEC (ce l’hanno quasi solo gli imprenditori) una mail con tutte le informazioni e i dati personali alla Sezione Stampa del Tribunale.
Le  ammende e il carcere aumentano in base alla considerazione che si darà alla notizia diffusa, forse dipenderà da quanti like prende.
Ed ecco come ti diffondo la paura sul web. Chi se la sente di commentare notizie di qualsiasi genere? Chi decide qual è la notizia da incriminare? Chi risponde ai commenti, se anche chi commenta viene considerato come colui che diffonde la notizia? Chi scriverà articoli che ci fanno aprire gli occhi, anche quando non si hanno documenti certi su quanto si afferma? Ho scoperto più cose attraverso i siti considerati falsi che nei siti dei giornali ufficiali. E’ una mia colpa se i giornali non diffondono tutte le notizie che dovrebbero?
Per quanto riguarda le parolacce rivolte ai politici, che poi sono quelle le cose che gli danno fastidio, vorrei far notare che noi subiamo i loro errori politici sulla nostra pelle, e che le crisi, la povertà, la miseria, la mancanza di lavoro, le tasse troppo alte e tantissime altre cose, non le abbiamo create noi popolo, ne quello del web ne quello offline, ma le loro leggi sbagliate e si, anche le loro ruberie, che non sono fake ma fatti dimostrati dai processi in corso a decine e decine di politici, ma non possiamo più scriverlo nei nostri blog, perché rischiamo di finire con una mega multa o in galera perché si minaccia il processo democratico.

Politici privi di politica. Intoccabili, innominabili, inesistenti e terribilmente permalosi.

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