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giovedì 25 agosto 2016

Qualcosa che non va -



Da qualche tempo ho trascurato questo blog.
Forse coinvolto in faccende più importanti, forse solo perché la sensazione di dare va a scontrarsi con un mondo che non vuole rievere.
Eppure, mi piace sempre dedicare un po' di tempo a chi scrive su internet, trovando spesso dei post attraenti e con un significato pieno di emotività che vuole esprimersi.
Trovando spesso, dico, ma è necessario dedicare del tempo, perché prima di trovare post così interessanti, ne devo leggere altri, che non mi danno il benché minimo sospiro di passionalità.
Come se scrivere diventa un  obbligo, un dovere, un qualcosa che bisogna fare per cambiare la testa alla gente.
Ma è davvero necessario cambiare testa alla gente?
Oggi, in questi giorni, con una zona dell'Italia colpita dal terremoto, vedo che la testa della gente sta subito dalla parte di chi sta soffrendo.
Ognuno, con le proprie possibilità e capacità, offre un pensiero di aiuto a queste persone.
Chi può, cerca il modo di mandare anche qualche soldo. E ancora, chi può, parte, e va sul posto per dare una mano.
Le testa della gente c'è.
Quando c'è sofferenza, la gente scopre la propria testa sulle spalle. E si offre per come può.
Quello che manca è forse la coscienza di questa presenza costante.
Siamo sempre con la testa sulle spalle.
E' probabile che qualcuno ci carichi di pesi che non meritamo di portare. Qualcuno che preferirebbe che la nostra testa, rimanesse sotto la sabbia. Qualcuno che ha bisogno di noi senza testa.
E per toglierci la sensazione di averne una, ci caricano di pesi che ci schiacciano.
Viviamo in una società che per la maggior parte, è sana, vitale, piena di energia, eppure riescono ad appesantirci fino a non rendercene conto.
Ci soffocano e ci oscurano la luce degli occhi e le scintille della mente con argomenti e pubblicità, con si o no, con promesse e scommesse, con neri o bianchi, con buoni o cattivi, con nord e sud, con destra e sinistra.
Ci svuotano il cuore.
Molti ci vogliono così. Senza testa e senza cuore. Macchine o schiavi obbedienti a entità senza vita. Burocrazia. Leggi, regolamenti, codici, postille, commi. O minacce, galera, multe, imposte, equitalia.
Non dobbiamo pensare di avere un peso sulle spalle, non devono lasciarcene il tempo, altrimenti, potremmo pure iniziare a pensare che c'è qualcosa che non va.
Ma qualcuno dice che va tutto bene, e che quello che non va bene, andrà meglio tra poco.
Ma anche che se a qualcuno non va bene, è solo perché è sfigato.
Ma si. Vedrai. Sarà un mondo luminoso per tutti.
Intanto, aspetta, non alzare la testa, vedrai, arriverà il tuo momento.
Aspetta. Aspetta. Aspetta.

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