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martedì 20 giugno 2017

Mente sottile -




Si dice spesso che esiste una mente sottile.
C'è una mente grossolana e una mente sottile.
Sono entrambe frutto della mente, sono strutture di pensieri.
Nel caso della mente grossolana, si tratta dei pensieri che percepiamo nel fare, nel pensare normalmente alle cose di ogni giorno, alle cose da fare. E' la mente che organizza, che cerca soluzioni e che crea problemi. E' la mente che sta in primo piano e che forma i pensieri che danno le risposte alle esigenze della comunicazione, è la mente che molti pensano sia la vera mente, quella che ci permette di essere esseri umani pensanti.
La mente grossolana è la stessa che esprime i sentimenti, quelli più piacevoli e quelli più spiacevoli. Crea la gelosia e le guerre, e crea le poesie e i romanzi.
La mente grossolana è quella che crea il mondo in cui viviamo, comprese le sue atrocità e le sue bontà. E' la mente che divide. La mente alla quale si rivolgono i politici, la pubblicità, le leggi, le imposizioni, la lettura, la Scienza, la filosofia. E' la mente che tutto apprende e che tutto crea, la menta attiva.
Ma è definita grossolana perché ogni cosa che pensa è legata strettamente al mondo duale.
Vive sempre in un movimento tra il più e il meno, tra il bianco e il nero, tra il bene e il male, attraversando i vari stadi intermedi in maniera piuttosto veloce. Non gli piacciono gli stati intermedi perché ha bisogno di definizioni immediate. Così è portata a estremizzare facilmente, nel senso di o così o cosà. Le vie di mezzo non gli sono congeniali, ma le accetta in base all'educazione ricevuta.
La mente sottile sembra mentale, pensiero, ma non emerge facilmente. La mente sottile ha necessità di silenzio, di calma, di profondità, di coscienza attiva.
Nella mente sottile, i pensieri sono pochi, spesso non ve ne sono. La mente sottile osserva in silenzio lo stato della coscienza. In qualche modo, cerca di estrarre dalla coscienza quei pensieri che non possono rivelarsi nella mente grossolana perché troppo rumorosa.
La mente sottile non crea i pensieri, li riceve dalla coscienza. La coscienza però non pensa, non forma pensieri, emette messaggi. I messaggi della coscienza sono spesso archetipici, cioè si presentano come immagini, sensazioni o suoni, che la mente sottile deve tradurre in qualcosa di comprensibile per la mente stessa.
Questa trasmissione, spesso non è compresa dalla mente, perché la coscienza e la mente non parlano lo stesso linguaggio, per questo si dice che sia necessario essere rilassati, sereni e concentrati quando si è in sé stessi. L'ascolto attento di questi messaggi della coscienza, ci permette di comprendere ciò che siamo interiormente. Ci permette di osservare ciò che c'è dentro di noi, al di là di quanto pensiamo dovrebbe esserci. Ascoltare i pensieri sottili ci permette di osservare il nostro mondo interiore da un punto di vista molto vasto e senza influenze.
La meditazione, la concentrazione serena, o quella chiamata meditazione trascendentale, porta la mente sottile e la coscienza a trovare un punto di incontro.

Rivela ciò che siamo.  

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