A volte, quando sembra che il tempo
abbia tempo, alcuni si dilettano a dissertare sulla vita,
sull'esistenza, sul perché siamo qui e sul chi siamo.
Generalmente ci si sforza di dare le
risposte che appaiono più eclatanti, più potenti, più interiori
possibili, cercando di dimostrare che sì, sappiamo bene di che cosa
si stia parlando.
Ma la realtà, quella realtà che
viviamo giornalmente, non è proprio quella di cui tentiamo di
parlare. La realtà si evidenzia in tutta la sua nudità e in tutta
la sua pesantezza, dimostrandoci che un conto è quanto vorremmo, un
altro è quelle che è.
E allora che cos'è la nostra vita?
Senza scendere in differenze, che
comunque ci sono, la vita è un flusso di cose da fare già
predisposte da altri. Specialmente nell'età della crescita.
Asilo, scuole elementari e medie,
licei, università, per chi può.
Il percorso consiste nel tenere le
persone sempre sotto controllo, sempre impegnate in qualcosa che gli
si deve dimostrare quanto sia importante che eseguano con tutte le
loro forze.
Così si parte per il grande viaggio,
che grande non è e che forse, non è nemmeno un viaggio.
Con questo non voglio criticare o
abolire le scuole, che comunque sono sempre un importante sistema per
apprendere, ma voglio evidenziare che cresciamo imprigionati in un
sistema che ci fa fare quello che altri hanno deciso per noi.
Ogni Nazione ha una sua religione da
seguire, un governo da seguire, delle leggi da rispettare, dei
regolamenti da mantenere, dei modi di vivere da tramandare ai
posteri.
Quando qualcuno si stacca da queste
regole, diventa fuori legge, fuori regole, il più delle volte,
malato.
Non sto parlando di chi può far del
male a qualcun altro, sto parlando semplicemente di chi non accetta
di sentirsi imprigionato in questi schemi e cerca un altro modo di
vivere.
Non è consentito.
Non è consentito vivere per proprio
conto senza dover rendere conto allo Stato. Devi dimostrare sempre
qualcosa, a cominciare da chi sei, dove sei nato, perché vivi in una
baracca su una montagna, che cosa hai da nascondere e così via.
Non è consentito non avere documenti
che dichiarino chi sei, non è consentito vivere senza ricevere
bollette, senza ricevere la scheda elettorale, senza avere il medico
di base, senza sapere quali sono i nomi dei tuoi governanti.
Devi sempre essere controllato, sempre
essere presente a chi di te, non gliene frega niente. Nel momento in
cui ti allontani da queste regole, ecco che si ricordano di te, ma
solo perché potresti creare un precedente che potrebbe essere
imitato.
Così, ti invitano anche a scegliere
chi votare. Liberamente, tra destra e sinistra. Addirittura, ti
propongono anche una terza via alternativa, e se non ti va bene
nemmeno questo, ci sarà anche il partitino che farà per te, ma per
favore, resta con noi, per sempre.
Siamo una grande famiglia. Tutti
assieme appassionatamente verso un radioso futuro.
Avremo più soldi, più libertà, ma
prima dobbiamo eliminare il Male, avremo più salute, più vaccini,
meno ospedali, che se vacciniamo i bambini prima di nascere, non
serviranno più, ci sarà meno lavoro per tutti, sempre meno lavoro,
e così potremo stare in ferie per mesi e mesi e tutti assieme
appassionatamente, staremo a sentire quanto è bravo l'ultimo
politico di moda.
Un mondo meraviglioso, un mondo fatto
apposta per te.
Perché vuoi perderti tutto questo?
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