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giovedì 6 luglio 2017

Si muore ancora per un sogno -



Ieri è morto in carcere, dopo un lungo sciopero della fame, Doddore Meloni, un indipendentista Sardo.
Un senso di impotenza colpisce chiunque abbia appreso questa notizia e sia in qualche modo cosciente di almeno una piccola parte della condizione Sarda.
Qualche giorno fa è stato detto da qualcuno che Doddore Meloni non correva alcun pericolo di vita. In un articolo ho letto che stava benissimo. Vorrei sapere chi è l'esperto che ha rilasciato questa dichiarazione. Non fosse altro, se è un medico, per non cascarci tra le mani. Doddore è stato condannato per reati fiscali, e si lascia intendere chiaramente che era un 'furbo' che non voleva pagare le tasse per arricchirsi a spese dei poveri ignoranti che le pagano. Ma non ho mai pensato che fosse così. Doddore era un indipendentista, e se non pagava le tasse lo faceva per dimostrare la sua indipendenza da uno stato padrone e schiavista. Ma dire queste cose sembra non avere alcuna importanza. Passa l'idea dell'evasore. Eppure, oggi, leggendo
alcuni post, mi accorgo che i sardi, per lo più, sono davvero ipnotizzati da una mentalità che non lascia spazio ad alcuna considerazione libera. Si citano i grandi rivoluzionari per farne una distinzione, Ma Doddore era un indipendentista, voleva scatenare una coscienza che si ribellasse al malessere che ogni sardo si porta dentro. Siamo sotto pressione economica e sociale, e l'unica arma che troviamo per combattere, è l'emigrazione.
L'unico modo per risolvere è andarsene e lasciare che la stirpe dei sardi, ormai condizionata a pensare male di se stessa, si estingua in luoghi del mondo dove potranno essere sfruttati, in cambio della sopravvivenza.
Con il bene  placido dei nostri politici che mai hanno consigliato ai nostri giovani di rimanere, ma spesso complimentandosi per la scelta fatta. I giovani disturbano, meglio non averli tra i piedi, potrebbero cominciare a ragionare con la loro testa.

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